“Ad oggi non si hanno novità sulle progettualità future generando un clima di comprensibile preoccupazione all’interno degli stabilimenti delle Aerostrutture e in particolar modo nel sito di Grottaglie, ancora fortemente legato ai vincoli della mono commessa B787”. Lo dicono i sindacati metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm in vista dello sciopero di due ore nel sito Leonardo di Grottaglie (Taranto) che coinvolgerà domani anche il personale delle imprese appaltatrici.
I sindacati chiamano in causa l’accordo sindacale del 17 dicembre 2020 che “garantisce da un lato gli strumenti per la gestione del vuoto lavoro che interessa lo stabilimento di Grottaglie (raggiungendo soluzioni non traumatiche per tutto il 2021) e dall’altro i carichi di lavoro aggiuntivi previsti, con il fine di restituire a tutti i lavoratori la solidità di prospettive che si sono meritati negli anni e che rischiano di essere messe in discussione dalle mutate condizioni del mercato aggravate dagli effetti delle norme anti Covid-19 sul traffico aereo”.
Oltre all’assenza di progetti per il futuro, le sigle metalmeccaniche dicono che “a questi problemi si aggiungono le legittime preoccupazioni dei dipendenti delle aziende dell’indotto (Hb, Technoplants, Axist, Siram Veolia, Tsm) che vivono una condizione ancor più gravosa dal punto di vista salariale e di prospettiva, legati professionalmente non solo alla ripresa del mercato aeronautico ma anche alle scelte governative in materia di politiche del lavoro”.
Lo sciopero di domani é stato intanto riformulato sul piano degli orari. Il nuovo calendario di astensione prevede che le 2 ore siano così distribuite: 1° turno dalle 12 alle 14, turno centrale dalle 14:15 alle 16:15, 2° turno dalle 20 alle 22 e 3° turno dalle 4 alle 6. Alle 12, davanti allo stabilimento di Grottaglie, le sigle sindacali terranno una conferenza stampa. A Grottaglie – dove si costruiscono due sezioni della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787, commessa che ha avuto un ridimensionamento causa pandemia con lunghi periodi di chiusura collettiva dello stabilimento – lavorano come diretti circa 1.300 addetti. (AGI)
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