Nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 novembre i “soliti ignoti” sono entrati nella sede della Biblioteca “Marco Motolese”, in via Lisippo al Quartiere Tamburi, struttura della omonima Associazione culturale che opera da decenni a Taranto per la promozione e la diffusione della cultura, con una particolare attenzione ai giovani.
Più che un furto si è trattato di un autentico “trasloco” in quanto i ladri hanno trafugato, oltre ai computer, anche numerosi arredi e suppellettili – poltrone, sedie lampade – e l’impianto acustico usato per le manifestazioni, formato da due casse audio professionali su aste di sostegno di due metri, nonché una stufa usata dai volontari non essendoci l’impianto di riscaldamento e, una nota di colore, persino il tappo di un lavandino…
L’unica cosa che non ha attirato l’attenzione dei ladri è stato il notevole patrimonio librario accumulato negli anni dalla Presidente Carmen Galluzzo Motolese grazie a donazioni di Istituzioni e stakeholder del territorio: non è stato portato via un solo libro!
L’episodio è ancora più increscioso in quanto da anni la Biblioteca “Marco Motolese” rappresenta un presidio culturale in questo quartiere salito agli onori della cronaca per episodi, ultimo in ordine di tempo quello dei vandalismi della serata di Halloween, che dimostrano la necessità assoluta di un’azione che tenda alla diffusione della cultura, quella della legalità in primis
Proprio per questo, pur quanto amareggiata, la Presidente dell’Associazione “Marco Motolese”, la professoressa Carmen Galluzzo Motolese, lancia un appello alla comunità: “ho donato lavoro e volontariato, ho dedicato al quartiere Tamburi la mia vita credendo di poter sostenere i ragazzi nella loro crescita, non solo culturale, ma soprattutto quella umana e ricca di valori. Malgrado questo duro colpo, resisteremo e continueremo a lottare per un altro mondo. E ci sentiremmo più forti se potessimo sentire una solidarietà della comunità che ci permetterebbe di avere un riconoscimento per andare avanti nel nostro lavoro culturale militante. Per ricomperare ciò che ci hanno tolto serve l’appoggio tutti. Per questo chiediamo alla nostra comunità ai nostri sostenitori a coloro che credono nel nostro lavoro un sostegno. Grazie alla vostra solidarietà potremmo trasformare un momento di debolezza in un momento di forza superando in poco tempo i danni subiti ricomprando quanto ci è stato rubato”.
La Professoressa Carmen Galluzzo Motolese ha concluso affermando che “ogni euro, ogni somma che ci donerete oltre a ripagare il danno ci consentirà di rilanciare con più forza i nostri progetti fiaccati da questo duro colpo, oltre che da questi mesi di pandemia, di apportare piccole migliorie strutturali alla biblioteca che subì anche, tre o quattro anni fa un vandalico atto di rottura vetrate e non ancora risistemate e soprattutto di investire in iniziative culturali per i nostri giovani già da noi sostenuti anche con borse di studio oltre al sostegno che facciamo da più anni a famiglie bisognose!”.
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