Con l’assemblea dei soci tenuta ieri, il sindaco Rinaldo Melucci ha proceduto alla nomina del nuovo consiglio d’amministrazione di Kyma Ambiente che resterà in carica fino all’approvazione del prossimo bilancio d’esercizio.
Alla carica di presidente è stato confermato Giampiero Mancarelli, che sarà affiancato dai consiglieri Lorena Spinali (che rivestirà anche il ruolo di vicepresidente) e Nicola Infesta. All’assemblea ha partecipato anche il collegio sindacale dell’azienda, l’assessore alle Società Partecipate Maria Luppino e l’assessore all’Ambiente Francesca Viggiano.
«In una fase di transizione così delicata per l’azienda – ha spiegato il primo cittadino a margine dell’assemblea – e con il lavoro in corso sul nuovo contratto di servizi, il principio della continuità ha orientato la nostra scelta, consegnando al presidente uscente la responsabilità di portare a termine quanto avviato. Stiamo apprezzando i sensibili miglioramenti della performance operativa, l’azienda ci ha comunicato che si sta procedendo all’acquisto di nuovi cassonetti per razionalizzare il sistema di raccolta, in attesa del nuovo modello che scaturirà proprio dal contratto in fase di redazione, e ci aspettiamo un ulteriore impulso dalla prossima individuazione di un direttore generale. Tutto questo richiedeva continuità, appunto, ma anche l’innesto di nuove energie che arriveranno dai neo consiglieri. Indubbiamente, dobbiamo ringraziare gli uscenti per il contributo offerto alla comunità, in un momento di evidente difficoltà: il prossimo autunno sarà una stagione di svolta per Kyma Ambiente e ci auguriamo che quanto fatto fino a oggi possa essere solida base per ristabilire il necessario equilibrio all’interno dell’azienda».
Negativo il parere del gruppo di FDI composto da Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano.
Tutta la città – dicono – che da un anno lamenta lo scarso decoro ed igiene delle vie cittadine causato da un sistema di raccolta rifiuti progettato male e gestito peggio, attendeva un segnale di discontinuità rispetto i vertici dell’Amiu. Ed invece, il sindaco Melucci riconferma il presidente uscente, dimostrando così di privilegiare, attraverso Mancarelli, il principio della “continuità”. La città dovrebbe sapere di quale continuità il sindaco parla …. di quella riferita ad una situazione economica e finanziaria dell’azienda fortemente precaria? A cosa si vuol dare continuità? … ad un servizio di raccolta rifiuti fallimentare? Ad una azienda in conflitto da tempo con i dipendenti ai quali aveva promesso, da oltre due anni, senza mai farlo, di ripianare le somme non versate sul fondo di previdenza complementare dei lavoratori? Sappiamo bene che la responsabilità di questa situazione non è solo di chi ha amministrato l’azienda ma anche del sindaco Melucci e di tutti i consiglieri comunali che hanno approvato il vigente piano della raccolta differenziata; ci saremmo, comunque, aspettati che l’amministrazione comunale prendesse atto di questo fallimento e cambiasse finalmente registro, partendo dal rinnovare per davvero i vertici aziendali che, a nostro avviso, nel caso di Mancarelli, hanno portato solo tensione e malessere all’interno dell’azienda. L’obiettivo più importante prefissato era il 65% di raccolta differenziata entro il 2021 ed, invece, mentre la percentuale di differenziata ritorna a scendere attestandosi al 24% il presidente viene premiato e riconfermato! Vedremo quanto tempo durerà questa presidenza; non ci stupirebbe se questa nomina fosse solo funzionale a Melucci e al Partito Democratico, per prendere tempo e sponsorizzare Mancarelli in altro incarico pubblico sempre a carico cittadini. Cittadini che intanto pagano amaramente questa conduzione scandalosa dei rifiuti con un servizio penoso e con una tassa sui rifiuti costantemente in aumento a causa di una programmazione politica dell’amministrazione Melucci errata e di una gestione dell’Amiu da parte di Mancarelli inadeguata e dannosa per i tarantini. Evidentemente per Melucci la città può restare in queste pessime condizione.
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