INVITALIA CHIEDE AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA PER EX ILVA

GIA' INVIATA LA LETTERA AD ACCIAIERIE D'ITALIA

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Invitalia ha inviato ieri una lettera all’Ad di Acciaierie d’Italia per chiedere che la società sia ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria. Lo riferiscono fonti sindacali riportando quanto spiegato loro al tavolo con il governo sull’ex Ilva. L’a.d – è stato spiegato – deve rispondere entro 14 giorni. Se non lo farà Invitalia può chiedere al Mimit di attivare l’amministrazione straordinaria.

Quanto all’ indotto il governo raccoglie la richiesta pressante che arriva dalle aziende di Taranto ed è pronto a convocarle per domani.

Mentre Mittal ”faceva istanza per perdere
ancora tempo, il decreto legge è stato approvato, domani verrà
bollinato e ci sarà la firma del presidente della Repubblica ed è
legge”. Lo afferma il segretario generale della Uilm, Rocco
Palombella, al termine dell’incontro con il governo sull’ex Ilva.
”Noi riteniamo, dopo questo incontro, di aver la compiutezza che la
strategia di Mittal ormai è finita; anche in una fase conclusiva hanno
utilizzato lo strumento di ricomporre la lite, ma a questo punto il
governo ha risposto con un decreto legge”. ”Questa volta, come tutte
le tecniche perverse e sbagliate, arrivano al capolinea”.
Il provvedimento contiene alcune norme ”condivisibili e alcune non
condivisibili”, secondo Palombella. ”Da ieri l’altro partono 14
giorni per poter avviare, da parte del socio pubblico, l’istanza di
interruzione della continuità societaria, con la richiesta di
amministrazione straordinaria. Questa istanza può essere accolta dal
socio di maggioranza o no. Se fosse accolta è probabile che si va
nella direzione di un accordo bonario; se non verrà accolta il dl
partirà con l’amministrazione straordinaria, cosa che noi non
condividiamo” perché ”è uno strumento invasivo che provocherà dei
problemi”.
Il segretario spiega che arrivate ”delle rassicurazioni da parte del
governo: sono disponibili a verificare quali possano essere le
conseguenze per le aziende e per i lavoratori che lavorano nel sistema
degli appalti, per evitare che uno strumento del genere possa essere
negativo”. Nella fase di applicazione, cioè da quando partono e
quando verra approvato in legge, ”noi saremo ascoltati e proveremo a
salvaguardare questi lavoratori e queste aziende, per poter evitare
che ci sia ancora una volta un grande sacrificio insopportabile”.

“Purtroppo non è una soluzione di
accordo perché i Mittal stanno boicottando qualsiasi possibilità e
l’amministrazione straordinaria e’ una misura drastica ma l’unica
possibile per dare continuità produttiva all’ex gruppo Ilva”. Così il
leader Fim, Roberto Benaglia, al termine dell’incontro con il governo
commenta la decisione dell’esecutivo di commissariare l’ex gruppo
Ilva. ”Il governo su nostra sollecitazione ha accettato di tornare al
confronto tra due settimane, prima che parta l’amministrazione
straordinaria per valutare tutte le soluzione che permettano la
continuità aziendale e la tutela dell’occupazione”, prosegue
sottolineando come il Governo ”affiderà ai commissari i 320 milioni
che avrebbero dovuto dedicare per salire in maggioranza, per far
partire il rilancio dell’ex gruppo IVA e a trovare nuovi soggetti
privati”.
”È un passaggio difficile ma finalmente cominciamo a vedere il
futuro, cominciamo a vedere un 2024 diverso dal 2023. La soluzione in
campo mantiene fede la parola data dal governo. Stasera il governo
varerà il dl ad hoc approvato martedì e domani sarà in Gazzetta
Ufficiale che porterà, tra 14 giorni, a poter gestire la società con
una amministrazione straordinaria”, conclude.
E’ in programma a fine mese un nuovo
round governo- sindacati sulla nuova situazione che si profila per
l’ex Gruppo Ilva. La decisione al termine dell’incontro di oggi. Il
nuovo confronto dunque avverrà al termine dei 14 giorni che Mittal ha
a disposizione, come prevede il dl approvato martedì dal governo, per
rispondere se ci siano o meno le condizioni di insolvenza e per
accedere all’amministrazione straordinaria.

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