Riceviamo e pubblichiamo una nota delle aziende dell’indotto, contenente alcune precisazioni.
Fabio Greco, in qualità di Presidente dell’Associazione Indotto AdI E General Industries, dichiara che la nostra è un’associazione apolitica, apartitica, ispirata a principi di democrazia e di pari opportunità. Essa è regolarmente iscritta, non si equipara e non appoggia nessuno, se non i portatori del nostro stesso scopo: si puntualizza per l’ennesima volta tale punto a scanso di equivoci. Inoltre, nonostante Acciaierie d’Italia, lavorativamente parlando, sia la seconda casa di ogni consociato, si comunica che l’associazione ha come unica Sede la seguente: Via Berardi, 89 74123 – Taranto (TA).
Orbene, detto ciò, in qualità di Presidente e a nome di tutti, vorrei esprimere un pensiero in merito alle critiche sollevate in questi giorni.
Non è nostra volontà arrivare a conclusioni affrettate, ma l’Indotto di Taranto non può permettersi un’ulteriore Amministrazione Straordinaria. Occorre tutelare una parte, quella più altamente specializzata per salvaguardare l’economia di questa città.
Mi spiace leggere certe affermazioni da parte di alcuni sindacati, ma comprendo le preoccupazioni e a tal riguardo non si avanzerà nessuna polemica. A tal proposito, si coglie l’occasione per precisare che noi consociati di questa Associazione, siamo innanzitutto padri di famiglia e in quanto tali, non è assolutamente nostra intenzione “utilizzare i lavoratori come scudi umani”. Anzi al contrario: invito tutti i sindacati ad un confronto diretto e costruttivo, al fine di salvaguardare l’obiettivo comune, seppur visto con ottiche diverse: investimenti immediati per la tutela dell’ambiente; lo sblocco delle commesse che consentirebbe la stabilità di tutti i lavoratori delle imprese. Per farlo occorre serenità, collaborazione e soprattutto condivisione degli stessi obiettivi per poter ripartire.
A sostegno di quanto ribadito qui sopra; essere apartitici, apolitici, non vuol dire non voler mantenere saldi i rapporti con l’attuale governance e/o con la politica.
L’uscita da parte dell’Indotto da Confindustria, non ha interrotto i rapporti con gli esponenti locali e regionali con il sindaco Rinaldo Melucci e il Presidente Michele Emiliano e resta invariata la stima e la massima fiducia che noi tutti consociati abbiamo sempre riposto in loro.
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