INDOTTO ARCELORMITTAL: PROSEGUE LA PROTESTA. “ANCORA NESSUN BONIFICO”

Sullo scudo penale Fico, presidente della Camera: "E' solo un pretesto"

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Le portinerie dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto sono ancora presidiate, per il quarto giorno consecutivo, dalle aziende dell’indotto che rivendicano il pagamento delle fatture. Ieri sera la multinazionale, attraverso l’ad Lucia Morselli, aveva comunicato ai sindacati di aver pagato per intero tutti i fornitori strategici e al 70%, tra pregresso e in corso, i 163 fornitori degli autotrasportatori, ma le imprese sostengono di non aver ricevuto ancora alcun bonifico. E quindi la protesta prosegue e potrebbe inasprirsi con il blocco totale dell’attività del siderurgico se entro mezzogiorno non saranno fornite le necessarie garanzie. I crediti vantati ammontano complessivamente a 60 milioni di euro. Gli autotrasportatori, a quanto si apprende, stanno preparando una controproposta da presentare all’azienda.

FICO SU SCUDO PENALE – “Rispetto all’Ilva va detto chiaramente: lo scudo penale è un pretesto per Mittal” per “dire ‘voglio annullare il contratto'”, mentre “sappiamo tutti che lo scudo penale non ha nessuna motivazione di essere rispetto al contratto”. Così il presidente della Camera Roberto Fico, ha risposto a una domanda sull’ex Ilva, a margine dell’assemblea Anci ad Arezzo (Ansa).

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