Da edificio ormai in disuso a Centro autismo e scuola di lingue. Accade a Taranto, dove il prestigioso palazzo di Piazza Immacolata che un tempo ospitava la storica testata Corriere del Giorno di Puglia e Lucania, è diventato un polo di formazione, supporto ed eccellenza. Due realtà in apparenza distanti, ma fortemente legate tra loro dal metodo di insegnamento, valido tanto per i bambini autistici che devono approcciarsi con il mondo esterno quanto per i bimbi normodotati che vogliono semplicemente imparare una lingua straniera. Taglio del nastro martedì sera per il Centro autismo e disabilità correlate ABC Centro ABA e la scuola di lingue ABC Active Learning. La scommessa è di due tarantini under 40, parte dal borgo e vuole creare un ponte tra Taranto e l’America.
A promuovere il progetto del centro ABA un giovane: Simon Izzo, ancora trentasettenne. Egli è fondatore anche della scuola di lingue, nella cui direzione è affiancato da Vincenzo Di Biaso, coetaneo e compagno di parte del suo percorso di studi. Ha scelto di investire sul territorio, in termini economici e di impegno, convinto che Taranto possa diventare un riferimento e un’eccellenza nel settore, rispondendo a un bisogno: quello di un supporto specializzato per chi è affetto da autismo e per le stesse famiglie, che spesso sono impreparate a gestire questa problematica o si ritrovano da sole.
All’inaugurazione era presente il comune di Taranto con l’assessore al welfare Simona Scarpati. “Finalmente- ha detto- nasce un centro di eccellenza. Questo disturbo è in aumento a livello nazionale così come a Taranto. Il compito delle istituzioni è contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e all’inclusione sociale. Come amministrazione siamo impegnati in questo senso, anche in collaborazione con la Asl”. Dal professor William Heward, arrivato direttamente dagli Stati Uniti, soddisfazione per un duplice risultato: sia la nascita di questo centro che la traduzione, in italiano, del volume “Applied Behavior Analysis” (di cui è coautore). Si tratta di un riferimento a livello internazionale nell’ambito dell’analisi comportamentale applicata e sarà tradotto proprio da Simon Izzo e da Jessica Dean, direttrice clinica della neonata struttura tarantina.
Sale per l’incontro con i genitori, altre per l’insegnamento intensivo e quello in ambiente naturale, persino una stanza adibita all’acquisizione delle autonomie (equipaggiata con camera da letto e cucina): la struttura si sviluppa su più livelli e vuole rappresentare un luogo di sostegno, crescita e apprendimento. Ogni bambino verrà seguito con un programma specifico, puntando ad una maggiore comunicazione e socializzazione e sviluppando anche abilità di gioco e rendimento scolastico. Tutto ciò con il supporto di professionisti quali logopedista, educatore professionale, analista comportamentale BCBA, tecnico del comportamento registrato RBT: sono operatori con titoli specifici, riconosciuti dal decreto del Ministero della Salute. Questo consentirà prestazioni totalmente deducibili, senza limiti né franchigia, in dichiarazione dei redditi. Tradotto: le cure saranno accessibili a tutti. E intanto si punta ad avere un neuropsichiatra infantile in collaborazione stabile. Infine, il martedì e giovedì, sarà attivo uno sportello informativo gratuito per i genitori che offrirà anche un supporto su diagnosi e modalità di accesso ai fondi pubblici.
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