IN SCIOPERO LAVORATORI ISTITUTO VIGILANZA COSMOPOL

PROTESTA SOTTO LA PREFETTURA

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Oggi sono in sciopero i dipendenti dell’istituto di vigilanza Sepro, adesso Cosmopol, a Taranto. Sono circa 50 i vigilantes. La protesta è indetta dalle sigle sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uilcuts Uil, che stamattina, dalle 9.30 alle 12.30, effettueranno un sit in di protesta sotto la Prefettura di Taranto. Al prefetto Demetrio Martino è stato chiesto un incontro. In una lettera al prefetto, a Cosmopol, affittuario del compendio Sepro, all’amministratore giudiziario di Sepro, Gianvito Morelli, e al giudice del Tribunale di Taranto, Wilma Gilli, i sindacati scrivono che “dopo quattro mesi dall’inizio della vertenza, si confermano forti preoccupazioni circa le garanzie occupazionali, nonché il perpetrarsi di gravi mancanze contrattuali e di legge della Cosmopol che pongono in serio pericolo l’incolumità e la sicurezza dei lavoratori”. “Le posizioni tra parte datoriale e sindacale restano distanti” proseguono i sindacati “nonostante i tentativi di pervenire ad una soluzione condivisa”.
Per Antonio Arcadio, segretario regionale Puglia Fisascat Cisl, si tratta dello storico istituto di Taranto “Serenissima”,  di Giacomo Gaudio, che per vicende giudiziarie era in amministrazione giudiziaria. Il giudice da pochi mesi ha dato il fitto di azienda alla Cosmopol, istituto di Avellino. Lo sciopero di oggi è per il mancato pagamento della 14esima mensilità ed inadempienze contrattuali”. Quest’istituto di vigilanza, prosegue Arcadio, “ha molti importanti appalti pubblici tipo il Tribunale di Taranto (quindi oggi potrebbe essere a rischio la sicurezza e l’accesso a Palazzo di Giustizia), nonché la vigilanza di tantissimi negozi del centro di Taranto. Abbiamo chiesto alla Prefettura, organo competente, di tentare di conciliare con l’azienda la vertenza ma senza alcun esito positivo per indisponibilità della Cosmopol – aggiunge Arcadio -. Quindi oggi c’è lo sciopero. L’auspicio – conclude – che le istituzioni intervengano in difesa dei lavoratori che nel periodo Covid sono stati importantissimi nella vigilanza in tanti settori”. (AGI)

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