ILVA: VITALI (FI) E AMATI (PD) CONTRO DI MAIO

I due parlamentari contestano duramente le indecisioni del vicepresidente del Consiglio

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Dopo la conferenza stampa di Di Maio al Mise sul caso Ilva si registrano di ora in ora nuove reazioni.

L’on. Luigi Vitali di Forza Italia scrive: “Il parere dell’avvocatura rivela forti criticità e nuovi elementi fondamentali che porterebbero al sospetto di illegittimità dell’atto . Durante la conferenza stampa, di questa mattina al Mise, il Ministro Di Maio ha confermato che nella gara c’è poco di regolare. DI Maio sta cercando l’appiglio giuridico per chiudere l’Ilva buttando a mare 14 mila operai e le loro famiglie.Cosi’ realizzando quanto promesso in campagna elettorale. Ci avviciniamo alla scadenza della proroga senza alcun risultato positivo. Di certo i lavoratori e le loro famiglie non possono e non devono rischiare il proprio futuro lavorativo e non solo. In quella fabbrica non ci sono manutenzioni, i lavoratori rishiano la vita ogni giorno. Basti pensare-continua Vitali- che ad ogni temporale le officine elettriche si allagano.

Ministro, credo che le numerose riunioni,da Lei volute, possano bastare, basta prendere in giro i lavoratori, basta prendre in giro una città intera,umiliata e messa in ginocchio da troppi anni. Ammetta la sua volontà di voler chiudere l’Ilva , senza prendere in giro, ormai è una situazione ridicola e scandalosa visibile agli occhi di tutti. Bisogna vivere sulla propria pelle la paura di non poter andare avanti senza salario e forse li’ capirete lo stato d’animo dei 14 mila lavoratori-conclude Vitali- a loro il mio appoggio e la mia solidarietà”.

“Chi non tace sino a quando non si conoscerà il testo ufficiale del parere dell’Avvocatura dello Stato su Ilva è un Luigi Di Maio qualsiasi”. Lo dichiara Fabiano Amati, presidente della commissione regionale Bilancio, commentando le dichiarazioni odierne del ministro Di Maio sul parere Ilva redatto dall’Avvocatura dello Stato.

“L’unica cosa da fare – prosegue Amati – è richiedere la pubblicazione del parere, disinteressandosi dei commenti di Di Maio. Altrimenti anche per la questione Ilva Di Maio si garantirà l’immunità per il ‘delitto di pessima amministrazione’. Di Maio, infatti, commenta un parere che solo lui conosce e tutti che lo prendono sul serio commentando il commento”.

“Così facendo – rimarca il consigliere regionale – alla fine, nella confusione dei commenti al commento, la verità non sarà il contenuto del parere ma il commento (“delitto perfetto”) di Di Maio, e lui avrà imposto la verità che più gli piace e tutti gli altri a corrergli vanamente dietro. Non è un suggerimento nuovo, l’aveva già dato secoli fa Niccolò Machiavelli”.

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