ILVA IN AS, INTEGRAZIONE CIG NEL DECRETO SOSTEGNO

IL SEN. TURCO CONFERMA LA NOTIZIA ALLA USB

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Entra nel nuovo decreto legge Sostegno l’integrazione alla cassa integrazione straordinaria per i dipendenti di Ilva in amministrazione straordinaria. Sono circa 1600 solo nell’area di Taranto e sono tutti in cigs. La notizia dell’inserimento della misura è data dal sindacato Usb. “Abbiamo avuto conferma dal senatore Mario Turco circa la presenza all’interno del decreto Sostegno dell’integrazione salariale a favore dei 1800 lavoratori Ilva in as”, afferma il sindacato.

“Finalmente – commenta Franco Rizzo, segretario Usb – una notizia positiva.  Auspichiamo che la vicenda, che stava generando non poche problematiche anche di carattere sociale, si risolva a stretto giro. Teniamo comunque alta la guardia in attesa del definitivo sblocco dell’integrazione salariale”. La copertura legislativa e finanziaria dell’integrazione, che è pari al 10 per cento del trattamento di cigs, era attesa già con la legge di Bilancio, poi col decreto Milleproroghe e infine col decreto Ristori che il Governo Conte II non è però riuscito a varare per la crisi.  Nel frattempo, Ilva in amministrazione straordinaria ha attribuito ai cassintegrati 2 acconti, uno per febbraio ed un altro per marzo, di 200 euro pro capite a titolo di anticipo sull’integrazione in attesa che ci fosse la norma ad hoc. Verso questi lavoratori, da più di due anni in cigs perché non assunti da ArcelorMittal a novembre 2018, anche il Comune di Taranto ha effettuato un intervento di sostegno economico. Il sindaco Rinaldo Melucci ha infatti confermato ai sindacati ha confermato la disponibilità dell’amministrazione a sospendere il pagamento della Tari (tassa rifiuti) 2020 per tutti i lavoratori in cassa integrazione di Ilva in amministrazione straordinaria. “Confermiamo l’impegno – ha dichiarato il sindaco Melucci –, avendo verificato la fattibilità amministrativa del provvedimento. È un piccolo segnale che restituisce, però, la sintonia che abbiamo con lavoratori che stanno attraversando un periodo difficile. Parliamo di più di 500 cittadini residenti a Taranto, un terzo dell’intera platea, che vivono una condizione comune a tante altre categorie, per le quali stiamo già verificando l’applicabilità dello stesso modello”. La sospensione per i lavoratori di Ilva in as interverrà sulle ultime due rate della Tari 2020. Per ora riguarda solo i dipendenti residenti nel capoluogo. Dopo l’approvazione del bilancio di previsione da parte del Consiglio Comunale, prevista per aprile, il sindacoverificherà la possibilità di confermare questa misura anche per la Tari 2021, “eventualmente – precisa – anche a vantaggio di altre categorie di lavoratori che versano in condizioni simili”. (AGI)
TA1/CHC

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