“ILVA, IL SINDACO NON VUOLE CHIUDERE”

La riflessione di FLMU CUB dopo l'incontro tra Melucci e sindacati

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Dopo l’incontro pomeridiano tra il sindaco Melucci e le organizzazioni sindacali si registra la presa di posizione della FLMU CUB, non invitata e presente come uditrice. Ecco la nota integrale:

 

“Oggi pomeriggio si è svolto a Palazzo di Città l’incontro tra i sindacati e il Sindaco di Taranto. Noi

eravamo presenti come uditori (poiché non invitati ufficialmente) insieme ad altre associazioni

cittadine.

Dall’incontro è emersa l’assoluta mancanza di conoscenza del problema Ilva da parte del Sindaco

che ha chiesto lumi ai sindacati in merito al possibile slittamento della cessione dello stabilimento a

Mittal e ha eluso – tanto abilmente quanto stucchevolmente – ogni argomento relativo alla tutela

della salute dei suoi concittadini. Salute che proprio lui ha il dovere di tutelare in quanto Primo

Cittadino. Ha invece rimarcato più volte la necessità di dare al più presto una svolta decisiva,

insieme ai sindacati, al trasferimento dello stabilimento a Mittal. I sindacati, da parte loro,

attualmente sembrano trovarsi in uno stato di stand-by e hanno annunciato una possibile

mobilitazione dei lavoratori esclusivamente in mancanza di un accordo sindacale con Mittal.

Il nostro segretario provinciale Stefano Sibilla è intervenuto rimarcando la necessità di chiudere

tutte le fonti inquinanti dello stabilimento e di riconvertirlo attuando opere di bonifica, garantendo

così l’occupazione ed il reddito dei lavoratori ma anche il diritto alla salute. Si tratta di applicare un

vero e proprio “piano B” – il Piano Taranto – che stiamo costruendo insieme ad altre associazioni e

singoli cittadini per tracciare le linee guida di una svolta economica concreta per il territorio.

Un punto imprescindibile e da attuare nell’immediato è senza dubbio l’abrogazione del decreto

sull’immunità penale, obiettivo condiviso da tutte le associazioni presenti all’incontro con il

ministro Di Maio al Mise.

Si sono susseguiti poi gli interventi di altre associazioni, sempre concordi sulla chiusura dello

stabilimento e la sua riconversione. Ne è seguito un acceso dibattito con il Sindaco che,

chiaramente insofferente, ha fatto intendere di voler continuare a discutere solo a favore della

continuità dello stabilimento attraverso l’ingresso di Mittal.

È evidente come da parte delle istituzioni locali non ci sia alcuna volontà di cambiare le cose, se

non a favore del nuovo acquirente. I cittadini e i lavoratori, ancora una volta, restano fuori dai tavoli

decisionali, come se non fossero i reali interessati.

Noi della FLMU-CUB continueremo coerentemente a portare avanti la nostra lotta, forti del

supporto delle associazioni e dei singoli cittadini con cui condividiamo ciò che ormai andiamo

ribadendo da tempo: chiusura delle fonti inquinanti e conseguenti bonifiche con il reimpiego di

tutta la forza lavoro (diretta e indiretta), tutelando reddito e salute di lavoratori e cittadini”.

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