ILVA, 5 STELLE PER LA CHIUSURA, CALENDA TENTA ANCORA L’ACCORDO

Per la morte dell'operaio lunedì l'affidamento dell'autopsia

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Sul caso-Ilva è stretta finale: o si fa l’accordo o ci si avvia, con il nuovo governo, alla progressiva chiusura della fabbrica.

“Il denaro pubblico va investito sulle vere priorità del Paese. Non sulle opere inutili e dannose. È stata sempre dritta la barra del MoVimento 5 Stelle e continua ad esserlo. E chi vuole leggere altro nel contratto sbaglia. L’abbiamo scritto nero su bianco: il Tav in Valsusa va completamente ridiscusso. “Ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nel rispetto dell’accordo Italia Francia”. E’ quanto si legge in un post del blog delle Stelle che sottolinea: “Nel contratto c’è scritto chiaramente che si lavorerà per la chiusura dell’Ilva, per l’introduzione di un modello di gestione dei rifiuti che cancellerà lo Sblocca Italia, che finanzieremo una rete di colonnine elettriche per le ricariche delle auto, e che ci sarà una premialità fiscale per le produzioni meno impattanti”.
“Non c’è l’elenco puntuale delle singole opere. Per tutte le opere non esplicitamente citate la discussione è rimandata al comitato di conciliazione dove il M5S continuerà a ribadire la sua contrarietà”, si legge.

IL MINISTRO –  “La decisione di chiudere l’Ilva, il più grande impianto industriale del Sud Italia, confermata e ufficializzata oggi dal M5S, rende evidente perché il Governo aveva presentato alle parti sociali una proposta di accordo per consentire di completare il trasferimento a AmInvestco, mettere in sicurezza i posti di lavoro e i 2,4 mld di euro di investimenti privati per tecnologie e ambientalizzazione”. Lo dichiarano in una nota il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il Vice Ministro Teresa Bellanova. “Speriamo che le sigle sindacali che auspicavano la chiusura dell’accordo con il nuovo Governo capiscano che questa strada è chiusa. Siamo disponibili – concludono Calenda e Bellanova – a convocare immediatamente il tavolo con azienda e sindacati per chiudere l’accordo ed evitare la più grossa deindustrializzazione del Sud degli ultimi decenni”.

intanto è previsto per lunedì, a mezzogiorno, l’affidamento dell’incarico al medico legale Marcello Chironi per effettuare l’autopsia sul corpo di Angelo Raffaele Fuggiano, il 28enne dipendente della Ferplast, azienda dell’appalto Ilva, morto giovedì mattina mentre stava eseguendo un intervento di manutenzione – la sostituzione di una fune – alla gru Dm6 di proprietà dell’Ilva. Per la vicenda vi sarebbero sei persone (4 della Ferplast e due dell’Ilva) inscritte nel registro degli indagati cui verranno notificate informazioni di garanzia per consentire la nomina di consulenti che parteciperanno all’esame autoptico che dovrebbe essere eseguito nel tardo pomeriggio di lunedì. L’incidente è avvenuto al quarto sporgente del porto di Taranto, in concessione al Siderurgico.
Fuggiano è stato colpito alla schiena dalla carrucola del cavo d’acciaio che si è sganciata dal suo alloggio per cause in corso di accertamento. Si indaga per concorso in omicidio colposo, violazione della legge sulla sicurezza sul lavoro.

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