di Vito Di Noi
Un successo sofferto nei minuti finali, ma meritato da parte del Taranto che espugna, per la prima volta nella sua storia, Messina e mette in cascina tre punti preziosissimi in chiave permanenza sul campo dell’ultima forza del campionato. Tommasini e Antonio Romano (su rigore) mettono la gara in discesa già nel primo tempo, poi a cinque minuti dal termine un eurogol dell’ex Versienti genera qualche timore dalle parti dei rossoblù dissipati, però, dopo il triplice fischio. Terzo sigillo di fila per gli ionici che vincono 2-1.
Capuano rivoluziona completamente il Taranto. In retroguardia c’è Formiconi al posto d Manetta, le mezzali sono Mazza e Gaston Romano, Antonio Romano è il trequartista alle spalle di Tommasini. Guida e Provenzano partono entrambi dalla panchina. Cambia anche Auteri che schiera il suo Messina con il 4-3-3: l’ex Versienti si posiziona basso a sinistra, Ngombo è il terminale offensivo supportato da Grillo e Catania.
Prima frazione di assoluta marca tarantina. Già al 2’ Mastromonaco, ben imbeccato dalla sinistra, prova un tiro dal limite che si spegne, tuttavia, alto. Ma il numero 72, cinque minuti più tardi, inventa per la testa di Tommasini: quest’ultimo, complice una clamorosa indecisione di Lewandowski, deposita la sfera in rete trovando il suo quarto sigillo consecutivo. La risposta dei peloritani, duramente contestati dai tifosi giallorossi, è tutta in un’azione personale dell’ex Versienti che si spegne abbondantemente a lato. Alla mezz’ora, il Taranto trova il raddoppio: corner di Labriola, tocco di mano di Fofana in area e calcio di rigore. Dagli undici metri c’è Antonio Romano che, in maniera glaciale, spiazza Lewandowski. Dopo un minuto di recupero, arriva il duplice fischio del signor Lovison.
Buona parte della seconda frazione di gioco di ordinaria amministrazione per il Taranto contro un Messina assolutamente impalpabile, se non fosse per un colpo di testa di Trasciani al quarto d’ora, su angolo di Napoletano, bloccato centralmente da Vannucchi. A dieci minuti dalla fine, però, Catania segna su punizione dal limite, ma l’arbitro annulla probabilmente per una visione offuscata di Vannucchi determinata dalla presenza di un calciatore ospite. Al minuto 85, però, i peloritani la riaprono: gol pazzesco di Versienti, ex di turno, con un tiro a giro che non lascia scampo a Vannucchi. Sterile il forcing dei locali, il Taranto amministra e porta a casa la terza vittoria consecutiva.
MESSINA – TARANTO 1-2
MESSINA (4-3-3): Lewandowski 4; Konate 5,5, Berto 5, Trasciani 5,5, Versienti 6,5; Marino 5,5 (1′ st Napoletano 6), Fofana 4, Mallamo 5 (33′ st Fiorani); Grillo 5 (33′ st Iannone), Ngombo 5,5 (1′ st Zuppel 5,5), Catania 5,5. A disp.: Daga, Capilli, Ferrini, Filì, D’Amore. All.: Auteri 4,5.
TARANTO (3-5-1-1): Vannucchi 6; Evangelisti 6,5, Antonini 7, Formiconi 6 (10′ st Manetta 6); Mastromonaco 6,5, Mazza 6 (1′ st Provenzano 6), Labriola 6,5 (26′ st Brandi 6), G. Romano 6 (15′ st Guida 6), Ferrara 6,5; A. Romano 7; Tommasini 7. A disp.: Loliva, Caputo, Maiorino, La Monica. All.: Capuano 7.
ARBITRO: Lovison di Padova 6,5. ASSISTENTI: Biffi e Marchese. IV UFFICIALE: Virgilio.
MARCATORI: 7’ pt Tommasini (T), 31’ A. Romano (T) su rig., Versienti (M) al 41′ st.
NOTE: Ammoniti: Fofana (M) al 6’ pt, G. Romano (T) al 26’ pt, Formiconi (T) al 27’ pt, Berto (M) al 28’ pt, Mallamo (M) al 42’ pt, Trasciani (M) al 2′ st, Zuppel (M) al 21′ st, Antonini (T) al 34′ st, A. Romano (T) al 41′ st. Angoli: 5-5. Recuperi: 1’ pt, 3′ st.
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