A Taranto per una serie dí appuntamenti, il Ministro Urso ha inaugurato la casa del Made in Italy e subito dopo ha partecipato ad un vertice in Prefettura con tutte le istituzioni locali e regionali per fare il punto su quanto fatto nei venti mesi dell’attuale legislatura, ed in particolare sul futuro dello stabilimento siderurgico.
A proposito di ex Ilva e dei nuovi investitori, il Ministro Urso ha detto: “Hanno manifestato interesse alcuni player internazionali, anche nelle ultime ore, tra cui un’impresa Ucraina, un importante azienda canadese, due imprese indiane che opereranno insieme, mentre hanno visitato l’impianto tarantino due imprese italiane, tra cui il gruppo Marcegaglia che è quello più significativo. Le procedure della gara internazionale devono ancora iniziare, ai sindacati abbiamo presentato gli indirizzi e gli obiettivi del bando internazionale che sarà attivo alla fine di questo mese di luglio. Temi che presenterò al sindaco Melucci e al presidente della Regione Emiliano. Saranno poi presentate ufficialmente le manifestazionidi interesse, finora con tutti c’è stato solo un contatto informale.”
Sulla questione indotto e’ stata chiesta chiarezza sulla percentuale dei crediti avanzati dalle aziende dell’indotto, in particolare sulla percentuale dell’importo totale da versare alle imprese per chiudere la partita, il 70% oppure l’80% il Ministro Urso ha risposto così: “Rispetto a dieci anni fa siamo riusciti a salvare l’indotto, non è la prima volta che il siderurgico si trova commissariato, con modifiche legislative che hanno consentito la discesa in campo della Sace, credo sia già un successo, ma il clima di coesione istituzionale e sociale che siamo riusciti a creare, prima per il commissariamento e poi di rilancio dello stabilimento, tanto da indurre la Commissione Europea a dare il suo consenso al prestito ponte, vuol dire che è stato certificato che il piano industriale-finanziario di rilancio produttivo del sito di Taranto è sostenibile fino al punto di garantire la restituzione del prestito che ha un tasso di interesse pari all’ 11,6% annuo, che è la soglia più bassa di quanto di solito viene concesso. Stanotte si è poi conclusa la trattativa con tutte le organizzazioni sindacali sulla Cassa integrazione, tutto ciò testimonia che siamo sulla strada giusta.”
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