IL MEDIMEX SI CHIUDE CON NITRO

Dopo il concerto di ieri, Incontro d'Autore in Villa Peripato con il nostro direttore

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Ultima giornata del Medimex 2018, che propone ancora appuntamenti nella Villa Peripato con presentazioni di libri, incontri d’autore e il Music Market. E ci sono le ultime lezioni del Songwriting Camp all’Istituto Paisiello, mentre prosegue al Museo MArTa, sino al 1° luglio, la mostra «Kurt Cobain e il Grunge» con gli scatti sui Nirvana dei fotografi americani Michael Lavine e Charles Peterson (ore 8.30-19.30).

La giornata nella Villa Peripato si apre alle ore 10.30 con Enzo Gentile, autore a quattro mani con Robert Crema di «Hendrix ’68. The Italian Experience» (Jaca Book, 2018), volume interamente dedicato al tour che il chitarrista americano tenne con Noel Redding e Mitch Mitchell a Milano, Roma e Bologna cinquant’anni fa. Tre concerti dei quali non esistono registrazioni audio e video ufficiali, ma solo il ricordo indelebile di chi c’era. E c’erano, tra i tanti, Renzo Arbore, Dodi Battaglia, Ricky Gianco, Fabio Treves e Maurizio Vandelli, dei quali i due autori hanno raccolto appassionate testimonianze, corollario a una serie di contributi dai quali emerge il contesto musicale e politico dell’epoca.

Alle ore 11, riapre (per chiudere alle ore 14), il Medimex Music Market comprendente due grandi happening musicali, la Fiera del Disco e l’Independent Label Market, iniziative organizzata da PopUp The Sunday, CoolClub, Display Agency, Discipline, No-de e Fiera del Disco Sud Italia. Alle ore 12, brunch con la musica di Discipline Rec. Sound System.

E sempre alle ore 12, Leo Spalluto, direttore de LoJonio.it, modera l’ultimo degli «Incontri d’autore» con Nitro, tra le nuove proposte della scena hip hop, reduce dal concerti per il Raffo Fest del giorno prima sulla Rotonda del Lungomare. Eppure Nitro non ha l’aria del rapper, piuttosto del cantante di un gruppo metal. Poco importa, perché Nitro, esplosivo come il nome che si è scelto, si è ritagliato uno spazio molto originale, salendo la scala della fama gradino dopo gradino, arrivando ad essere uno dei personaggi di spicco del rap italiano.

All’Istituto musicale Paisiello si chiudono le lezioni del Songwriting Camp, la scuola di formazione a cura di Sony/ATV condotta da autori e produttori che hanno collaborato con artisti del calibro di Laura Pausini, Giorgia, Francesco Renga e molti altri ancora e che affrontano questioni riguardanti la valorizzazione dei provini, la scrittura e l’analisi dei testi, l’adattamento di brani stranieri e l’utilizzo dei software di produzione.

Infine, ultima occasione per osservare l’istallazione site specific «Learning How to See in the Dark» realizzata per il Castello Aragonese da Arthur Duff su commissione del progetto di arte contemporanea ConTempo. Dalle ore 19 le pareti esterne della fortezza scompariranno e si mescoleranno con il mare. La parte materica assumerà le sembianze del fluido. E con il bianco scagliato da tre proiettori rgb laser sulle pareti buie del castello, la luce diventerà protagonista assoluta. I testi, poi, elemento caratteristico delle opere di Duff, verranno proiettati come brevi frasi (spesso singole parole) per coinvolgere il pubblico in una comunicazione diretta. In questo modo il Castello diventerà il personaggio principale dell’installazione, un luogo di esplorazione che il pubblico sarà invitato a riconsiderare.

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