Il Lecce espugna Monza (0-1) e ottiene la salvezza con una giornata d’anticipo. I giallorossi, grazie al rigore trasformato al minuto numero cento da Colombo, conquistano la permanenza nella massima serie dopo una stagione lunga ed entusiasmante: per la formazione allenata da mister Baroni si tratta di un traguardo meritato, frutto di un buon girone d’andata e di un ritorno invece dai due volti che aveva creato qualche brivido nell’ambiente. Al triplice fischio di Doveri, grande esultanza in tribuna per il presidente Sticchi Damiani che, insieme ai numerosissimi supporters provenienti dal Salento e presenti nel settore ospiti dell’U-Power Stadium, può così godersi una salvezza voluta, cercata e strappata novanta minuti prima del termine del campionato.
Sono da thriller gli ultimi venti minuti (maxi recupero compreso) disputati in Brianza: al minuto ottanta il Var richiama il direttore di gara per assegnare un calcio di rigore in favore dei padroni di casa, ma Gytkjaer si fa ipnotizzare da uno straordinario Falcone (spettatore non pagante fino a quel momento). Il penalty sbagliato infiamma il Lecce che gestisce e, nell’ultimo degli otto minuti di extra-time segnalati, guadagna un calcio di rigore (sempre dopo consulto Var) per tocco di mano di Gytkjaer, protagonista in negativo di questa giornata. Dagli undici metri si presenta il giovane Colombo che non sbaglia e trasforma grazie a una conclusione centrale che buca Di Gregorio e si insacca proprio davanti al settore ospiti. Esplosione di gioia al momento della rete, accolta con un boato che copre addirittura il triplice fischio finale. In ginocchio un emozionato Baroni che aveva deciso di non guardare l’esecuzione del rigore decisivo. Grande entusiasmo a Monza per una giornata che i tifosi giallorossi difficilmente dimenticheranno: incontenibile l’euforia della squadra che guadagna l’abbraccio della sua gente. Il Lecce festeggia, l’anno prossimo sarà ancora Serie A.
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