Il “Comitato Indotto AdI e Grandi Industrie” conferma la sua costituzione e ufficializza le cariche votate dall’Assemblea costituendo il Consiglio Generale composto da 14 membri ed eleggendo Fabio Greco come Presidente e Nicola Convertino come Vice Presidente.
L’associazione datoriale è stata costituita il 17 gennaio scorso dalle principali imprese dell’indotto che afferiscono ad Acciaierie d’Italia e alle altre grandi realtà industriali di Taranto. I soci fondatori sono 51 fra le più importanti aziende del settore e sono al vaglio numerose ulteriori domande di adesione; trattasi di 3500 dipendenti che ruotano attorno all’Indotto e che rappresentano la spina dorsale dello stabilimento ex Ilva.
Questa decisione è maturata nel tempo dal fatto che agli organi del comparto metalmeccanico della locale Confindustria è stato costantemente osteggiato ad esercitare adeguatamente il ruolo di rappresentanza in difesa degli interessi dei propri associati, provocando la crescente necessità di poter fare affidamento su un’Associazione “specializzata” sulle tematiche particolari e estremamente complesse derivanti dai rapporti fra realtà industriali di caratura nazionale e internazionale e le tante aziende che costituiscono il loro indotto locale.
Questa associazione, quindi, essendo un’entità esclusivamente dedicata all’indotto ionico si potrà gestire adeguatamente nelle complesse vicende locali e nazionali che riguardano lo stabilimento siderurgico tarantino e le altre grandi industrie.
L’esperienza accumulata nel corso dell’ultimo decennio ci consente di mettere al servizio delle imprese aderenti un ventaglio di competenze e conoscenze specialistiche con cui supportarne l’operatività anche nel peculiare contesto attuale.
Chiediamo subito investimenti per la tutela dell’ambiente, lo sblocco delle commesse, al fine di consentire investimenti e manutenzioni, la stabilità di tutti i lavoratori delle imprese dell’indotto, questi sono gli obiettivi a cui puntiamo. Siamo già al lavoro, infatti, chiederemo di incontrare la Governance dello Stabilimento, nonché i Parlamentari Ionici, il Comune, la Provincia di Taranto e la Regione Puglia.
Quindi, non c’è stato nessuno strappo, bensì la consapevole naturale e progressiva maturazione delle imprese di un intero comparto industriale che evolvono e danno vita ad una nuova associazione ed esprimono il proprio ringraziamento a Confindustria Taranto per il supporto fin qui fornito.
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