Il Movimento Idea provinciale, coordinato da Salvatore Fuggiano, interviene sulla questione del depuratore Sava-Manduria.
Con una nota della consigliere regionale Francesca Franzoso, pubblicata tramite l’Agenzia Quotidiana di Stampa del Consiglio Regionale della Puglia – si legge in una nota – , è emerso che l’AQP dovrebbe dar corso alla ripresa dei lavori del depuratore consortile Sava-Manduria entro il prossimo mese di aprile. Ciò nonostante il Dipartimento Ambiente della Regione, diretto dall’ing. Barbara Valenzano, si sia riservato di valutare lo studio di un sistema di trincee drenanti e vasche di raccolta per limitare lo scarico a mare solo in emergenza.
E’ subito seguito un comunicato del consigliere regionale Luigi Morgante il quale ha confermato che entro la metà del prossimo mese di aprile sarà riaperto il cantiere.
Entrambe le comunicazioni stampa sono state fornite nel corso dell’audizione tenutasi a Bari convocata su richiesta della consigliere Franzoso cui sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dei soli Comuni di Manduria e Sava. Il Comune di Avetrana, che secondo noi di IDEA avrebbe il diritto di partecipare poiché il depuratore è ubicato ad una distanza inferiore ai canonici 500 metri dal proprio territorio abitato, non è stato invitato e ciò nonostante che in precedenza il consigliere regionale Morgante si fosse incaricato di rappresentare le istanze dell’amministrazione comunale di Avetrana e dei cittadini, anche quelli di Manduria che avevano ancora recentemente manifestato e con i cui rappresentanti aveva avuto diversi incontri.
Se da una parte è condivisibile la posizione della consigliere Franzoso che giustamente, come pure noi di IDEA, ritiene il depuratore un’opera imprescindibile, occorre rispettare le leggi e i regolanti e dunque esigere che l’intero progetto, e non un solo stralcio, sia validato e ciò non è ancora avvenuto al punto che lo stesso Dipartimento Ambiente ha espresso riserve che sono senz’altro conseguenti anche alla sonora bocciatura delle proposte finora avanzate da parte del Servizio Regionale di Gestione Risorse Idriche, non si può neppure minimamente accogliere il tentativo di vanto del consigliere Morgante il quale vorrebbe attribuirsi il merito di essere riuscito ad ottenere un risultato che egli definisce “impensabile alla luce delle premesse” , ossia di essere riuscito ad evitare lo scarico a mare, che peraltro, come innanzi detto rimane con la scusa dell’emergenza.
Il Coordinatore cittadino di Manduria geom. Giuseppe Coco, ricorda al consigliere Morgante che il NO SCARICO A MARE è stato un cavallo di battaglia della scorsa campagna elettorale dell’attuale governatore regionale, e pertanto, non può attribuirsi meriti che non gli appartengono riguardo alla costruzione di un depuratore a meno di due chilometri dal mare, a meno di 500 metri dagli abitati di “Urmo” di Avetrana e di quello della costa di Manduria, in un’area indicata vent’anni fa, dove per effetto del DLgs. 152/2006 è vietato lo scarico sul suolo dei reflui depurati e dunque sarà inevitabile lo scarico a mare (magari con l’ormai più volte accampata scusa dell’emergenza).
Non si capisce perché si persegua tutt’ora l’idea di realizzare il depuratore nel sito indicato da un ex sindaco già prima del 2000, ossia molto prima del D.Lgs. 152/2006, e non si decida, invece, di spostarlo in un’altra qualsiasi zona posta a più di cinque chilometri dalla costa, poiché altrimenti non sarà possibile scaricare i reflui depurati sul suolo e quindi sarà inevitabile lo scarico a mare, e non solo per l’emergenza, e questo per gli elettori di Manduria e di Avetrana rappresenta un tradimento delle promesse fatte dai politici del governo regionale al popolo di Manduria e di Avetrana.
Per questo noi di IDEA diciamo BASTA alla politica sterile condotta con atteggiamenti inaccettabili.
Non si può accettare che sia eretto un altro “Ecomostro” in una zona bellissima come la costa di Manduria, come se già non bastasse quello che da ormai quarant’anni incombe sull’invaso del “Chidro” e, inoltre, non si può criticare la gente che lotta per la tutela del suo ambiente e per il suo futuro, tanto meno ignorarla. Non è responsabile, soprattutto per un politico che la gente la dovrebbe aiutare; e ciò non vale solo per il Presidente della Regione, ma anche per tutti coloro che prima si sono fatti carico della battaglia e poi hanno agito al contrario. Quanto apparso nei comunicati stampa non solo ci rattrista, ma ci fa capire che le comunità interessate vanno rispettate tenendo conto che tutti vogliamo la rapida realizzazione del depuratore consortile, ma non in quel bellissimo posto.
“Come coordinatore Provinciale, aggiunge Fuggiano, radunerò tutti i coordinatori cittadini della provincia di Taranto a Manduria e insieme ai comitati e cittadini di Avetrana, Erchie e a tutti coloro che non si sentono più rappresentati e senza distinzione di bandiera politica con l’unico obiettivo di far capire che l’ubicazione del depuratore è inadeguata e che il volere delle comunità va rispettato”.
“Non è più possibile -aggiunge Coco – starsene in silenzio di fronte a rappresentanti istituzionali poco attenti e poco responsabili che non hanno a cuore gli interessi generali e che guardano a Manduria, Avetrana e alle altre cittadine soltanto in occasione dell’elezioni e che dopo se ne infischiano.
Non si può accettare che dopo ormai innumerevoli manifestazioni di pacifica protesta non si sia ancora pensato di modificare l’ubicazione e in osservanza delle leggi realizzare davvero un depuratore senza prevedere in nessun caso lo scarico a mare”.
“Mi chiedo, continua Fuggiano, perché non si dà ascolto alla gente.
Vedo solo ostinazione da parte degli Enti interessati (Regione e AQP) e di alcuni politici e preoccupa pure che ci siano divergenze tra i soggetti del centro destra come quelle che hanno indotto Alessandro Scarciglia, vice-Sindaco di Avetrana a dimettersi.
Questa è, invece, la fase in cui tutto il Centro Destra deve dare prova di Unità per risolvere i problemi della gente, soddisfacendone le richieste e necessità, perciò auspico che le belle parole diventino fatti.
Sull’argomento si è svolta una riunione (nella foto) sulla questione presso il Muncipio di Avetrana con il sindaco Minó, il vice sindaco Scarciglia, Fuggiano e Coco di Idea, i numerosi comitati e associazioni di Avetrana, Manduria ed Erchie.
E’ emersa la determinazione da parte del sindaco e del coordinamento dei comitati di continuare la battaglia fino a quando la regione Puglia non accoglierà la richiesta delle popolazioni del territorio, contenuta nell’ultima proposta di modifica inviata agli organi competenti regionali, fino a porre in essere azioni eclatanti in ogni sede.
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