Una settimana dedicata al teatro e alla cultura. Personalità di caratura internazionale, eventi e spettacoli per la seconda edizione del Taras Teatro Festival – Scena antica e visioni contemporanee, che si terrà a Taranto dal 23 al 29 settembre nell’Auditorium TaTÀ in via Grazia Deledda. Torna la kermesse prodotta da Terra Magica Arte e Cultura, in collaborazione con il Crest, che raddoppia con gli appuntamenti collaterali del Taras Culturə Festival. Direzione artistica dell’attore e regista Massimo Cimaglia.
Tema di quest’anno è «la scena delle donne» dedicato a Eleonora Duse di cui ricorre il centenario della morte. Sul palco tarantino, spettacoli con grandi attrici. Il 26 settembre, ingresso gratuito, in collaborazione con il Taras Culturə Festival, il Maestro Peter Stein, vincitore del premio Le Maschere del Teatro italiano 2024 come migliore regia, terrà una conferenza dal titolo «La tragedia greca» coadiuvato dalla voce recitante di Maddalena Crippa. Poi Elena Arvigo con «Elena», capolavoro di Ghiannis Ritsos (27/09) e Elisabetta Pozzi con l’originale drammaturgia «Cassandra o dell’inganno» (28/09) scritta in collaborazione con Massimo Fini. Valeria Cimaglia, rivelazione nelle vesti di Clitemnestra ne «Gli Spartani» sarà «Medea» di Euripide (29/09, ingresso gratuito). Start, per tutti gli spettacoli, alle ore 21:00. Biglietti 10 euro su www.vivaticket.com o al TaTà. Infoline 3332694897.
In parallelo al TTF, il Taras Culturə Festival: eventi culturali gratuiti (ore 18:00). Il 27/09 «Gymnasion», la tradizione sportiva di ieri e oggi, con Francesco d’Andria e Giuseppe Mazzarino. Il 28/09 presentazione del libro «Gli Spartani» di Barbara Gizzi, fortemente voluto da Scorpione Editrice dopo il successo dello spettacolo omonimo della scorsa edizione. Modera Cristiano Scagliarini, dialoga con l’autrice Francesco Morosi. Il 29/09 «La scena delle donne»: attrici, autrici, imprenditrici e gli interventi di Eva Cantarella e Pierfranco Bruni.
Il Festival è anche un Laboratorio di alta formazione per attori professionisti, selezionati tra candidature arrivate da tutta Italia, che dal 23 al 29 settembre, saranno guidati da maestri come Melania Giglio, Dario La Ferla e da due importanti animatori culturali del territorio: Giovanni Guarino e Vito Maglie. Per i corsisti masterclass con Elisabetta Pozzi ed Elena Arvigo.
Il TTF è vincitore dell’avviso pubblico «Futura. La Puglia per la parità» del Consiglio regionale della Puglia e si avvale del contributo del Comune di Taranto e del sostegno di Teleperformance, Fondazione Taranto 25, BCC di Bari e Taranto. Il Taras Culturə Festival è finanziato dal Consiglio regionale della Puglia. Partner: MArTA, Convegno di Studi sulla Magna Grecia, Soprintendenza Patrimonio Culturale subacqueo, Comando interregionale Marittimo Sud, Università “Aldo Moro” Bari, Inda, Isamg, Cavalieri de li terre tarentine, Bottega Cosimo Vestita, Amici dei Musei, AICC Taranto, Museion, Institute of Sparta.
Il programma è stato presentato in conferenza stampa nella Lega Navale di Taranto, con i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura e Eventi del Comune di Taranto Angelica Lussoso e del consigliere regionale Enzo Di Gregorio. Il direttore artistico Massimo Cimaglia: «La seconda edizione del Festival, arricchita nei contenuti, rimane solida nel suo spirito iniziale: coinvolgere la cittadinanza e i turisti (anche attraverso eventi gratuiti) creando un focus culturale nella città in concomitanza con il convegno di Studi sulla Magna Grecia che ospiterà – come anche il MarTa, nelle Giornate europee del patrimonio – gli attori del Laboratorio per brevi monologhi. Spero che le istituzioni possano amplificare questo messaggio così potente per non vanificare il grandissimo sforzo che Terra Magica e Crest hanno intrapreso». Clara Cottino del Crest: «È nel nostro Dna collaborare, accogliere progetti altrui, purché nel segno della qualità, e con un fine non occasionale. Condividiamo il progetto, rendendo disponibili anche le nostre risorse e il nostro lavoro. Terra Magica e il Crest hanno lanciato il sassolino al di là dell’investimento garantito, scegliendo di dare un futuro al Festival nella città del MarTa: solo una nuova attenzione delle istituzioni potrà contribuire a rendere più solido il panorama dei più importanti Festival del teatro antico o classico».
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