GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATI OLTRE 117.000 PRODOTTI PERICOLOSI PER LA SALUTE PUBBLICA.

In 17 esercizi commerciali di Taranto, San Giorgio Ionico, Statte, Manduria, Sava, Maruggio, Lizzano, Mottola e Palagiano

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Continuano da parte delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del Gruppo di Taranto, della Compagnia di Manduria e della Tenenza di Castellaneta gli interventi a contrasto della diffusione sul mercato di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.

I controlli svolti dai Finanzieri hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro presso 17 esercizi commerciali di Taranto, San Giorgio Ionico, Statte, Manduria, Sava, Maruggio, Lizzano, Mottola e Palagiano oltre 117.000 prodotti, tra i quali casalinghi, bigiotteria, accessori per abbigliamento, profumi e cosmetici, privi delle informazioni previste dal “Codice del Consumo”. Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identità del produttore, all’eventuale presenza di sostanze potenzialmente dannose per la salute nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.

Tra i prodotti sottoposti a sequestro figurano anche oltre 10.000 piatti e posate in plastica, sulle cui confezioni era indebitamente impresso il logo “MOCA” (materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti) pur in assenza del pertinente “certificato di conformità” prescritto per legge.

Al termine degli approfondimenti investigativi le Fiamme Gialle hanno segnalato alle competenti Autorità i titolari delle 17 rivendite interessate dai controlli.

Le indagini dei Finanzieri jonici sono ora finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale delle filiere produttive, nonché al recupero a tassazione dei proventi derivanti da tali condotte illecite.

 

 

Il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.

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