Vedere oltre trecento ragazzi, tutti studenti delle superiori, al buio nell’Aula Magna dell’Università di Taranto, senza che nessuno abbia in mano il cellulare per giocare o whatsappare, non è cosa di tutti i giorni, peraltro tutti rapiti ad ascoltare, in religioso silenzioso, un monologo teatrale.
È stata la magia di #IOSIAMO. Dall’io al noi”, lo spettacolo dell’attrice sociale Tiziana Di Masi che ha inaugurato la quattordicesima edizione di “Giovani in Volo.”, il progetto per la promozione del volontariato nelle scuole superiori che anche quest’anno il Centro Servizi Volontariato della provincia organizza coinvolgendo le associazioni locali.
Il primo incontro di sensibilizzazione di Giovani in Volo. 2019 si è tenuto nella mattinata odierna (mercoledì 27 febbraio), presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi “A. Moro”, nel Centro storico di Taranto.
Gli studenti degli istituti scolastici superiori di Taranto e provincia che hanno già aderito alla iniziativa, hanno assistito, con i loro docenti, a “#IOSIAMO – Dall’io al noi”, lo spettacolo in cui l’attrice sociale Tiziana Di Masi sta portando in scena in tutto il Paese le storie dei volontari italiani.
Francesco Riondino, presidente del CSV Taranto, ha infatti spiegato che «quest’anno abbiamo voluto iniziare Giovani in Volo. coinvolgendo gli studenti con questo spettacolo che racconta storie di volontari, persone normali, non eroi, che hanno deciso di impegnarsi e di mettersi in gioco, dedicando il loro tempo agli altri per costruire valore, personale e sociale».
In #IOSIAMO Tiziana Di Masi ricostruisce storie di volontari italiani impegnati su vari fronti, dalla lotta alla povertà alla tutela dei più deboli fino alla difesa dell’ambiente.
«Al termine della rappresentazione – ha poi detto Francesco Riondino – Tiziana Ferrittu, formatrice ed esperta di progettazione sociale che da diversi anni accompagna il CSV Taranto nel percorso di “Giovani in Volo.”, con Tiziana Di Masi ha guidato gli studenti in una riflessione comune; all’inizio, come sempre accade, i ragazzi erano titubanti, ma poi si sono sciolti ed è stato meraviglioso vederli coinvolti partecipare con domande e, alla fine, tutti in piedi a cantare una canzone di Vasco Rossi tenendosi per mano!»
Il momento più emozionate di #IOSIAMO è stato quando Tiziana Di Masi ha raccontato la storia di una madre di Casalnuovo, nella Terra dei Fuochi in Campania, che ha perso il figlio Antonio divorato a 9 anni da un cancro per l’inquinamento, una donna che ha saputo trasformare il suo dolore in speranza, per sé stessa e gli altri, diventando attivista e sostenendo le famiglie che oggi vivono il suo stesso dramma. In pochi hanno trattenuto le lacrime sul momento, per poi riflettere sulla terribile analogia con tante storie che vive il nostro territorio.
Perché la vera magia di #IOSIAMO è stata riuscire non solo ad emozionare le persone, ma poi anche trasformare questo pathos in una riflessione profonda su quello che si è ascoltato.
Tante le frasi rimaste impresse di #IOSIAMO, come “il bene non è mai inutile”, o “tutti abbiamo bisogno di aiuto”, o “i volontari sono persone normali, non eroi”, ma soprattutto quella con cui Tiziana Di Masi ha concluso, in una standing ovation, il suo spettacolo: “Perché l’amore vince sempre”!
Un forte messaggio di speranza, come l’ultima storia di #IOSIAMO che Tiziana Di Masi ha dedicato, in ogni suo spettacolo, a un volontario del territorio, una “storia a chilometro zero”.
A Taranto è stata raccontata la storia di Alessia Caffio che a diciassette anni ha partecipato a Giovani in Volo., una esperienza che ha “acceso una fiammella dentro di me, spiega lei stessa. Di lì è iniziato il suo cammino di “volontaria della gioia” nell’associazione Mister Sorriso, che la vede indossare il suo naso rosso da pagliaccio e il camice colorato e recarsi nelle corsie degli ospedali per donare un po’ di gioia ai malati, con un occhio di riguardo ai bambini.
«Perché – come ha detto Tiziana Di Masi – Alessia indossa la maschera da clown per levare, anche solo per un momento, la “maschera da malato” a chi incontra in corsia, quella maschera che nessun bambino dovrebbe mai indossare”.
Comments are closed.