Sui Giochi del Mediterraneo (in programma a Taranto a giugno 2026 con 4mila atleti da 26 Paesi) si accende in serata un duro scontro dopo il vertice di oggi a Roma con i ministri Andrea Abodi e Raffaele Fitto e il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Incontro che doveva consentire la costituzione di un nuovo comitato organizzatore dopo che da quello attuale sono usciti Governo e Coni. La versione che dell’incontro é stata data con una nota congiunta dai due ministri, é fortemente contestata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che oggi non era presente al tavolo ma collegato. In un messaggio inviato ad Abodi, Emiliano afferma di essersi ritrovato non la nota concordata nell’incontro del mattino, ma una scritta “sotto dettatura di Fitto che vuole solo gettare discredito sul comitato organizzatore accusandolo dei ritardi dei quali è l’unico responsabile”. Nel messaggio ad Abodi in cui attacca Fitto (che “non fa pervenire neppure al suo stesso commissario Ferrarese i finanziamenti decisi dai precedenti Governi”), Emiliano dice, in riferimento al ministro degli Affari europei, che “seminare discordia è l’unico suo scopo, essendo del tutto disinteressato all’effettivo svolgimento a Taranto dei Giochi del Mediterrano. Trovo tutto fuori da ogni principio di leale collaborazione e di correttezza anche personale. Da adesso – annuncia Emiliano – dovró difendere Taranto, la Puglia, la Regione e lo sport italiano senza contare sul Governo. Spero di riuscirci. Nella mia lunga vita istituzionale non ho mai assistito a niente del genere. Ne riferiró al presidente del Consiglio, alla Conferenza delle Regioni e al presidente della Repubblica”. Secondo il governatore della Puglia, la nota che era stata concordata diceva che “l’incontro si è svolto all’insegna di un atteggiamento costruttivo da parte dei partecipanti, che hanno condiviso l’esigenza di elaborare un modello di governance più avanzato, tenuto conto dell’andamento dell’intera vicenda e delle necessità finanziarie occorrenti per la migliore riuscita dei Giochi del Mediterraneo”. E ancora: “I partecipanti si sono lasciati con l’impegno di riaggiornarsi entro le prossime quarantott’ore per arrivare a una sintesi finale in riferimento a quanto proposto dai due ministri nel corso dell’incontro”. Nella nota dei ministri Fitto e Abodi, dopo aver assicurato sull’impegno del Governo a far svolgere i Giochi (ventesima edizione) e su nuove, eventuali risorse rispetto ai 150 milioni deliberati, si dice che la necessità di modificare il comitato – come prospettato nella riunione – “si è resa necessaria in considerazione dell’impossibilità dell’attuale comitato organizzatore di assicurare l’adempimento degli obblighi previsti dal contratto sottoscritto con il Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, come attestato dalla nota del 31 luglio 2023, con la quale il presidente del Coni ha comunicato la sua posizione in ragione dei significativi ritardi nella realizzazione delle opere infrastrutturali e nell’organizzazione dei Giochi”. “A quella del Coni – rammentano i ministri – si è aggiunta quella del 9 settembre 2023, con la quale il Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo, nel prendere atto dell’assenza del Comitato Olimpico all’interno del Comitato organizzatore, condizione indispensabile prevista dal contratto sottoscritto, ha comunicato al presidente Malagò la necessità di attivare, con urgenza, tutte le iniziative ritenute necessarie per assicurare il regolare svolgimento dei Giochi”. A tutto questo “si aggiunge anche la nota inviata sempre dal Comitato internazionale Giochi del Mediterraneo il 13 ottobre, con la quale, a 2 anni e 9 mesi dallo svolgimento dell’evento, si chiede di presentare il master plan entro il prossimo 30 ottobre”.
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