Proseguono senza sosta i servizi della Questura di Taranto finalizzati al contrasto dell’annoso fenomeno dei furti di energia elettrica e gas, attività estesa anche presso i comuni della provincia.
Il personale del Commissariato Borgo, nel capoluogo e del Commissariato di Manduria, presso il popoloso centro messapico, accompagnato dai tecnici specializzati delle compagnie fornitrici, hanno ispezionato abitazioni civili e esercizi commericiali ove si erano registate anomalie nei consumi.
Città Vecchia e Quartiere Tamburi, relativamente al capoluogo, sono state le aree più controllate: nei vicoli del Borgo Antico scoperti 4 allacci abusivi di energia elettrica occultati nei muri perimetrali delle abitazioni attraverso un bypass artigianale che escludeva, a monte, il contatore.
Al quartiere Tamburi i poliziotti hanno finanche scoperto che presso un panificio – ove già in passato era stata riscontrato un allaccio illegale – era stata creata una derivazione dalla condotta principale della fornitura di gas che escludeva, di fatto, il contatore peraltro illecitamente rimosso.
Nello stesso rione, in un appartamento di via Orsini, è stato scoperto un ulteriore allaccio abusivo di gas con collegamento ad un tubo flessibile posizionato sulla facciata esterna del palazzo, con modalità assolutamente pericolose per la pubblica incolimità. Come ormai verificata prassi nella consumazione di questi furti, l’impianto di fortuna riforniva direttamente l’appartamento.
Nel comune di Manduria, i controlli hanno permesso di scoprire un vero e proprio sistema di erogazione parallela che alimentava intere palazzine, per un totale di 35 appartamenti.
L’impianto abusivo era stato congegnato ad arte, sicuramente da esperti del settore: nei pressi di un traliccio elettrico era stata creata una perfetta derivazione che escludeva la registrazione dei consumi da parte del contatore dell’ente erogatore. Le successive ispezioni hanno anche permesso di scovare alcuni appartamenti, regolarmente alimentati da corrente elettrica, ma privi del contatore e quindi con utenze del tutto ignote alla azienda erogatrice.
Ingentissimo il danno economico stimato, che risale probabilmente al 2014 , tenendo conto che mediamente ogni edificio consumava energia elettrica per un ammontare di circa 40.000 euro.
Tutte le 35 persone identificate, proprietari degli apaprtamenti controllati, sono state denuciata all’Autorità Giudiziaria per furto di energia elettrica.
L’attività di controllo in questione proseguirà nelle prossime settimane nelle altre zone del capoluogo e nelle altre città della Provincia Jonica .
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