FUOCHI DI FINE ANNO, DENUNCE E CONTROLLI

L'ATTIVITA' DELLA POLIZIA

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Nel mese di dicembre, con l’approssimarsi delle feste natalizie e di fine d’anno, la Polizia di Stato, con il personale della Squadra Mobile, della Sezione Volanti e della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, ha predisposto mirati servizi di controllo del territorio e ad avviato indagini per contrastare il fenomeno della vendita illegale dei cosiddetti “fuochi d’artificio”.

Al primo ingente sequestro avvenuto a primi di dicembre quando i Falchi scoprirono al quartiere Paolo VI più di un quintale e mezzo di fuochi d’artificio, si sono aggiunte altri tre importanti operazioni che hanno portato al ritrovamento di complessivi 2 quintali e mezzo di “botti”, un arresto e due denunce in stato di libertà.

Nei mirino dei Falchi è finito un 41enne residente a Talsano che aveva avviato una fitta rete di vendita di materiale esplodente, creando il deposito in un locale scantinato posto sotto la sua residenza.

La perquisizione proprio in quello scantinato, le cui chiavi erano in suo possesso, ha evidenziato la presenza di una grande quantità di materiale esplodente tra manufatti esplosivi artigianali, petardi, fuochi a mano, botte fumogene e diverse tipologie di artifici pirotecnici, per un totale di più di 180 kg.

Il locale, peraltro, di dimensioni di circa sei metri quadri, era privo di aerazione e assolutamente inidoneo al deposito di quel materiale esplodente.

Grazie al tempestivo intervento del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, il materiale, dopo essere catalogato, è stato messo in sicurezza perché posto sotto sequestro per essere poi distrutti.

La Squadra Amministrativa della Divisione PAS ha denunciato un tarantino di 45 anni perché presunto responsabile di detenzione e vendita di materie esplodenti senza le prescritte licenze di Pubblica Sicurezza.

Nel corso di quest’attività, i poliziotti hanno avuto modo di verificare che all’esterno di una rivendita di giornali e periodici a Talsano, vi era uno strano andirivieni di giovani che ne uscivano in fretta con buste di plastica dal contenuto ben celato.

Dalla perquisizione, effettuata anche con il Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, è stato possibile verificare che all’interno del locale, erano esposti per la vendita sugli scaffali alcuni artifici pirici di categoria F4 e F2.

Nello specifico 700 pezzi di materiale “tipo petardi” erano scaduti di validità e con etichettatura non conforme a quanto previsto dalla normativa.

Ultimo in ordine di tempo il sequestro operato ieri sera dai Falchi della Squadra Mobile.

A cadere nella rete dei controlli, un 52enne tarantino che in casa custodiva più di 200 artifizi pirotecnici da destinare alla vendita.

L’attività d’indagine dei poliziotti, nei giorni appena trascorsi, aveva permesso di individuare padre e figlio residenti al quartiere Salinella che avevano messo in piedi una fiorente attività di commercio illecito di pericolosi “botti di capodanno”.

A supporto delle indagini, anche una segnalazione giunta dai colleghi della Questura di Pescara che avevano indicato il sequestro di un pacco, giunto ad un residente del capoluogo abruzzese con all’interno artifici pirotecnici vietati e che aveva come mittente proprio uno dei due sospettati, precisamente il figlio, seppur con un indirizzo del tutto diverso.

Dopo quest’ultimo indizio i poliziotti hanno deciso di procedere ad una perquisizione domiciliare per dare concretezza a quanto accertato.

Nel corso dell’accertamento, nella camera da letto del figlio i Falchi hanno recuperato due grossi cartoni con più di 200 artifizi pirotecnici per un peso complessivo di circa 16 chilogrammi.

Il padre è stato denunciato in stato di libertà.

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