Sula situazione futura dell’Ospedale San Cataldo interviene il consigliere comunale della Lega, Francesco Battista.
Leggo in questi giorni che si dibatte e alcuni esponenti politici si affannano ad accreditarsi lo stanziamento a Taranto dei famosi 105 milioni di euro per l’Ospedale San Cataldo.
Un dibattito che non appassiona me ma credo soprattutto non appassiona i cittadini.
Gli stessi cittadini che sicuramente sono più interessati alla situazione sanitaria in Puglia ma in particolare a Taranto.
Personalmente ricevo giornalmente segnalazioni di cittadini, costretti ad aspettare diverse ore al Pronto Soccorso o nel momento in cui devono prenotare una visita medica o un esame, ricevere una data a distanza di mesi se non di anni.
Tutto ciò comporta che la prevenzione medica, che dovrebbe essere il cardine della sanità, sia da un punto di vista della sostenibilità economica ma soprattutto medica a Taranto non viene effettuata in maniera adeguata.
Questa situazione non è colpa sicuramente né di chi oggi ha l’onere e la responsabilità di gestire l’Asl di Taranto né del personale medico, infermieristico, tecnico radiologo e sanitario in genere, costretto a sottoporsi a turni estenuanti.
La responsabilità ricade sulla politica, incapace in questi anni di pensare ad un modello di organizzazione sanitaria in grado di essere attrattivo in particolare per il personale sanitario.
Non è una novità che il personale che ne ha la possibilità migra verso la sanità privata, sicuramente più organizzata e remunerativa di quella pubblica.
Bisogna rendere la sanità pubblica più attrattiva per il personale sanitario e tutto ciò si può ottenere solo con un nuovo modello organizzativo.
La situazione è davvero critica e se non si parte dalla consapevolezza dell’attuale situazione, le cose di certo non miglioreranno.
Allora chiedo ai 10 consiglieri regionali eletti nella provincia di Taranto, mettendo da parte il colore politico di provenienza ed indossando una volta tanto la stessa maglia, di unirsi per chiedere con forza al Presidente Emiliano e all’Assessore alla sanità, di programmare quanto prima uno scorrimento delle graduatorie attive e un concorso straordinario per l’assunzione del personale sanitario, che dovrà lavorare presso l’Ospedale San Cataldo, perché è “palese”, in caso contrario, che l’attuale pianta organica non sarà sufficiente a coprire i servizi che il nuovo Ospedale dovrebbe assicurare ai cittadini.Se si continua in questo immobilismo amministrativo, ci troveremo, tra qualche anno a fare i conti con una nuova struttura sanitaria, magari con macchinari costosi, ma senza il personale in grado di poter garantire il servizio, una nuova cattedrale del deserto che rischia di essere l’ennesima occasione persa per una comunità, quella tarantina, che ha un disperato bisogno di servizi ed eccellenze sanitarie.
Comments are closed.