FRANCAVILLA FONTANA HA RESO OMAGGIO AL MARESCIALLO DIMITRI

Cerimonia con il prefetto, i vertici dell'Arma. Il discorso del Sindaco Denuzzo

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Alle 10:30 di oggi, mercoledì 14 luglio 2021, alla presenza del  Prefetto di Brindisi dottoresa Carolina Ballantoni, del Sindaco di Francavilla Fontana, Avvocato Antonello Denuzzo, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, Colonnello Vittorio Carrara e con la partecipazione dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, ha avuto luogo a Francavilla Fontana la cerimonia di commemorazione del Maresciallo Ordinario Medaglia d’Oro al Valor Militare Antonio DIMITRI.

Il Maresciallo Ordinario M.O.V.M. all “memoria”, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 7 aprile 1967, manduriano di adozione, – deceduto il 14 luglio 2000.

Alla sua memoria è intitolata, dal 7 novembre 2005, la Caserma sede del Comando Compagnia Carabinieri di Manduria (TA).

Fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: “Con ferma determinazione ed insigne coraggio, affrontava due malviventi in flagrante rapina in un istituto di credito che tentavano, armi in pugno, di guadagnare la fuga facendosi scudo di due ostaggi. Rinunciava all’uso dell’arma in dotazione per non mettere a repentaglio la vita degli ostaggi e intimava la resa ai malfattori, ma veniva raggiunto mortalmente dai colpi proditoriamente esplosi da un terzo rapinatore appostato all’esterno dell’istituto. Chiaro esempio di ardimento ed elette virtù militari, spinti fino all’estremo sacrificio. Francavilla Fontana (BR), 14 luglio 2000.

Alla cerimonia hanno presenziato i genitori del decoratosignor Florenzo (Appuntato dei Carabinieri in congedo) e signora Lucia, nonché le rappresentanze delle Sezioni della provincia dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Nel corso della commemorazione è stata data lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare, resi gli onori ai Caduti e deposta una corona di alloro nei pressi della targa commemorativa già presente sul luogo dell’eccidio, benedetta dal Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri Puglia Don Antonio Cassano.

La cerimonia si è conclusa con:

–       il saluto dell’Avvocato Denuzzo, il quale oltre a ricordare il drammatico episodio ha sottolineato la vicinanza dei cittadini all’Arma dei Carabinieri;

–       l’intervento finale del Colonnello Carrara, il quale ha ricordato la figura del Maresciallo Dimitri e ringraziato le Autorità presenti.

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Qui di seguito, il discorso del Sindaco di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo.

“Rivolgo il mio saluto a tutte le Autorità e ai gentili ospiti convenuti anche quest’anno, a testimoniare in questa occasione la vostra considerazione verso la Città di Francavilla Fontana.

Vi ringrazio per la vostra presenza a nome dell’Amministrazione comunale.

Un abbraccio affettuoso ai genitori del Maresciallo.

Anche questa volta prendo la parola in questo luogo per rievocare quel che avvenne in quella giornata tragica, che è ancora vivo nella memoria della nostra comunità – anche nella mia memoria, ero un ragazzo e mi trovavo poco distante da qui -, una comunità intera che fu scossa da un’ondata di partecipazione addolorata.

Mi torna alla mente quella grande espressione collettiva di cordoglio e comprendo che la memoria di un Carabiniere che ha dato la vita non appartiene soltanto alle Forze Armate, né alle Istituzioni, né a una parte politica, ma è patrimonio dell’intera collettività.

Il tempo è trascorso e oggi sono non più quel ragazzo, ma il Sindaco di questa comunità e credo che un Sindaco possa raccogliere qualche breve riflessione sulla ricorrenza e, attraverso il ricordo, confermare l’attualità del messaggio che il Maresciallo ci ha trasmesso.

Dimitri è tra i Martiri dello Stato, il cui sacrificio è valso a dare un esempio di vita intensa, di fedeltà incrollabile nello Stato e anche di speranza.

Parlo di speranza perché ho potuto constatare in questi anni del mio mandato amministrativo che la presenza dell’Arma in questo posto del Sud, nella periferia dello Stato, che è Francavilla Fontana è improntata a un’ampia apertura nei confronti della popolazione locale. Qui i Carabinieri non appaiono come una forza occupante, rinchiusa

 

nel suo fortino ai margini del quartiere Peschiera, ma come una presenza discreta e dialogante, fianco a fianco con la gente del luogo, che ne apprezza il valore e l’impegno.

Da qui sono passate ormai generazioni di Carabinieri che qui si sono preparati alla durezza della vita quotidiana, all’amore per un mestiere che tutto pospone, anche la famiglia, a un sacrificio che molto spesso non paga, Carabinieri che qui sono diventati uomini quando l’anagrafe dice che sei ancora un ragazzo.

Carabinieri originari di terre lontane, che non sono venuti a Francavilla Fontana per combattere in difesa di un loro particolare interesse o di un loro campanile; hanno prestato qui con onore e disciplina il proprio servizio perché erano cittadini di una terra più grande, l’Italia, e difensori di una bandiera più grande, quella tricolore sventolata anche qualche sera fa, e dei valori inscritti nella nostra Costituzione.

Proprio la nostra Costituzione, che ogni giorno noi difendiamo nei nostri rispettivi ruoli, ha visto tra i suoi artefici più autentici 2115 Ufficiali, Sottufficiali e Carabinieri caduti ed altri 6500 feriti; e, fra tutti, i nostri martiri di Cefalonia, delle Fosse Ardeatine, di Radicofani, di Fiesole.

E’ per questa ragione che Autorità comunali, regionali, scolastiche hanno pensato di intitolare a tanti nostri Carabinieri martiri, strade, piazze, scuole, aule, ospedali d’Italia, appunto perché ovunque i giovani sapessero, capissero come e quanto – al di là delle fiabe – si possa dare senza calcolo, con generosità, perché gli altri sopravvivano. Poco distante da qui si trova anche via Salvo d’Acquisto.  

 

La toponomastica celebrativa è uno strumento per perpetuare anche la memoria del sacrificio del M.llo: da quel giorno questa piazza, uno dei luoghi più importanti per la vita pubblica della nostra Città, è associato, indelebilmente, al ricordo di quest’uomo coraggioso e fedele.

Lo dovevamo al Maresciallo Dimitri, ai suoi familiari e a quei valori di pace, giustizia, libertà, democrazia, incarnati dall’azione quotidiana dei nostri Carabinieri nelle più difficili realtà del Paese, in ogni circostanza.

Perché l’Arma dei Carabinieri si è adoperata, attraverso tutte le sue articolazioni, anche per contrastare l’emergenza sanitaria che ha condizionato così significativamente la vita del Paese nell’ultimo anno e mezzo.

Dalla vigilanza del rispetto delle misure per contenere la diffusione del virus, all’assistenza delle fasce più fragili della popolazione, dalla consegna di tablet agli studenti per la frequenza delle lezioni a distanza, alla creazione di centri per i tamponi e per la somministrazione dei vaccini, ai numerosi servizi finalizzati alla distribuzione dei sieri e dei dispositivi di protezione, i Carabinieri sono stati in prima linea e di grande rilievo è stato anche l’operato per la Tutela del Lavoro che ha contribuito al rispetto delle misure precauzionali anti Covid-19, favorendo la ripresa delle attività produttive in un’adeguata cornice di sicurezza per la salute dei lavoratori.

Alle donne e agli uomini dell’Arma, in servizio e in congedo, e alle rispettive famiglie, giunga la gratitudine di tutti i miei concittadini.

Viva l’Arma dei Carabinieri, viva le Forze Armate, viva la Repubblica!

 

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