L’individuazione di una nuova area per la realizzazione di una foresta urbana nel rione Tamburi di Taranto (una cintura verde tra acciaieria ArcelorMittal e città) e la cessione, da parte della Marina Militare all’Autorità portuale di Taranto, dalla banchina torpediniere in Mar Piccolo per farne punto di approdo turistico e croceristico. Sono due dei temi all’ordine del giorno del Tavolo Taranto che stamattina in Prefettura presiederà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mario Turco, presenti il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, e le stazioni appaltanti coinvolte in alcuni progetti del Cis, il Contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Taranto.
Per la foresta urbana, messa per il momento da parte la possibilità di realizzarla nell’area del quartiere Tamburi dove sorgono le case parcheggio, si vuole vedere, attraverso i commissari di Ilva in amministrazione straordinaria (che rappresentano la proprietà della fabbrica essendo ArcelorMittal gestore in fitto), se è possibile usare una nuova area individuandola tra quelle non più funzionali alla produzione e non rientranti nel perimetro produttivo di ArcelorMittal. Il progetto di foresta urbana, che ha finalità di miglioramento dell’impatto ambientale, é stato inizialmente calcolato per due aree del quartiere Tamburi, ma una delle due presenta delle criticità di realizzazione, ecco perché si sta cercando un’area alternativa. Oggi al Tavolo è attesa la risposta dei commissari di Ilva in as se la disponibilità di quest’area c’è o meno. Coinvolto nella discussione anche il Mise. Con i commissari Ilva e con la Provincia di Taranto, il Tavolo di oggi in Prefettura affronterà anche la questione della bonifica delle cosiddette “aree escluse”.
Ci sarà poi un confronto col ministero dei Beni culturali per fissare il cronoprogramma dei lavori per l’acquario green di Taranto. Si tratta di uno dei nuovi progetti inseriti nel Contratto Taranto dopo che il 22 maggio, a Palazzo Chigi, presente il premier Giuseppe Conte, è stata effettuata la riprogrammazione delle risorse che, rispetto alla dotazione iniziale del Contratto, nato con una legge del 2015, risultano ancora non spese perché gli interventi cui erano state assegnate, o non sono ancora partiti o presentano problemi di realizzazione o comunque, per vari fattori, sono assoggettati a tempi lunghi, mentre il Governo vuole mettere a frutto le risorse del Cis superando i ritardi che ci sono stati. Oggi il Tavolo affronterà anche il tema banchina torpediniere. Col trasferimento delle navi nella base del Mar Grande, l’infrastruttura del Mar Piccolo è ancora nella dotazione della Marina Militare che però non la utilizza più come nel passato. La banchina, che costeggia tutto un lato di città, può quindi essere restituita a Taranto attraverso l’Autorità portuale (oggi si parla di accordo tra le parti), ma nella cessione la Marina rivendica comunque nuove aree per se nella zona di Mar Grande. Una volta ottenuta la banchina, l’Autorità portuale dovrebbe effettuare un intervento di riqualificazione. Il Tavolo di oggi si svolgerà in modalità audio video conferenza. (AGI)
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