“Noi vorremmo subito che questa pandemia fosse distrutta ma la pandemia mi fa pensare a qualcosa di più grande: alla distruzione che sta avvenendo del pianeta, della nostra terra. Termini la pandemia, allora, ma si fermi anche la distruzione dell’ambiente a cominciare dalla nostra Taranto perché è una opportunità grandiosa. Essere responsabili della salute, in primo luogo nostra, e della vita”. Lo ha detto l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, nel video messaggio per la festa di Santa Cecilia che ricorre oggi, trasmesso sul profilo fb della Cattedrale di Taranto. Essendo stata sospesa ogni manifestazione esterna per decisione del comitato provinciale ordine pubblico, il messaggio dell’arcivescovo Santoro apre un video di mezz’ora, registrato in Cattedrale a porte chiuse, che rievoca l’antica tradizione notturna di Santa Cecilia con la musica delle pastorali, tradizione molto sentita a Taranto perché apre le festività natalizie.
“Siamo circondati dal Covid, siamo in un momento critico di una battaglia dura e seria, dobbiamo vivere con tutti i dispositivi di protezione individuale e con tutte le attenzioni, però non possiamo perdere questo momento – ha affermato l’arcivescovo di Taranto, che è anche presidente della commissione Cei problemi del lavoro e giustizia sociale -. La musica di Santa Cecilia – ha proseguito – ci da un senso di gioia ma che deve essere unito ad un chiaro senso di responsabilità nei confronti della nostra vita, del prossimo, la responsabilità che diventa anche solidarietà con quelli che soffrono”. Nello stesso video c’è anche un messaggio del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, per il quale “è un anno particolare e inizia questo periodo natalizio molto sentito dalla nostra comunità. Quest’anno – rileva – serve un profilo più accorto, con tanti sacrifici ancora, ma lo dobbiamo fare per i più fragili della nostra comunità pensando con un po’ di speranza e di fiducia al futuro. Quest’anno – annuncia il sindaco – tutto quello che risparmieremo,lo dedicheremo proprio alle persone più fragili che soprattutto in questo momento vengono tenute ancor più ai margini”.
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