Il Tribunale di Taranto, sezione lavoro, con una sentenza del 23 giugno scorso ha riconosciuto ad una dipendente della ASL Taranto dichiarata inidonea ad una specifica attività, il diritto ad essere ricollocata nel medesimo ambito territoriale perché in possesso delle tutele di cui alla legge 104/92 per l’assistenza al congiunto disabile.
Il provvedimento ottenuto su ricorso dell’avvocato Fabrizio Del Vecchio, ha ribadito un diritto ormai consolidato di “protezione sociale” ovvero quello del divieto di trasferimento del lavoratore che assiste soggetti affetti da disabilità.
I diritti dei lavoratori sono stati riconosciuti solo dopo i depositi dei ricorsi, pertanto i Giudici del lavoro, prendendo atto della cessazione della materia del contendere, hanno comunque provveduto alla liquidazione delle spese legali perché i ricorsi erano fondati.
Per il Segretario Generale della FIALS Taranto, Emiliano Messina, promotore dell’iniziativa legale, è il secondo provvedimento che otteniamo nel giro di 6 mesi sul diritto alla ricollocazione di lavoratori ritenuti inidonei dal medico competente in attività di emergenza-urgenza, nell’ultimo caso vi era anche il rischio che il lavoratore, in caso di ricollocazione fosse trasferito ad oltre 40 km dalla sede di lavoro e di residenza, nonostante fosse in possesso delle tutele previste dalla legge 104/92.
La FIALS Taranto rappresenta oggi, in quanto sindacato maggiormente rappresentativo non solo nella ASL Taranto, ma in tutta la sanità privata, l’unica sentinella a garanzia del rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
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