Vicini al punto di non ritorno. I sindacati metalmeccanici sono pronti ad autoconvocarsi nuovamente sotto Palazzo Chigi per la questione ex Ilva se non saranno convocati con urgenza dal Governo.
I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno inviato una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri competenti per chiedere un incontro immediato ed essere aggiornati sulla situazione.
“Il secondo rinvio dell’Assemblea dei soci – scrivono i leader metalmeccanici – segna un ulteriore e grave atto di irresponsabilità. Il tempo che trascorrerà fino alla prossima riunione, prevista il 6 dicembre comporterà un ulteriore peggioramento del gruppo siderurgico, già al collasso per una gestione fallimentare”.
Un allarme a cui si aggiunge la probabile fermata dell’altoforno 2, annunciata dal segretario nazionale Fim Valerio D’Alò che spiega: “In questo modo rimarrebbe attivo solo l’altoforno 4. E se questo dovesse produrre ghisa non buona, non abbiamo dove miscelarla e rischiamo il blocco dello stabilimento”.
“E’ l’ennesima provocazione di questa gestione e qualcuno ora deve fermarla assolutamente perche’ sta mettendo a rischio stabilimento e produzione – aggiunge il Segretario Fiom Taranto Francesco Brigati – Se dovesse esserci un problema sull’altoforno 4 che resta in marcia, significa che qui si chiude definitivamente” chiosa.
Anche il segretario generale ‘Ugl Metalmeccanici Antonio Spera chiede alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, una convocazione urgente a Palazzo Chigi.
L’associazione datoriale AIGI, infine, ha chiesto un incontro ad Acciaierie d’Italia per chiedere risposte urgenti e immediate.
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