È saltata la call conference che stamattina dalle 9.30 avrebbe dovuto tenersi sulla situazione delle imprese dell’indotto-appalto siderurgico fornitrici di ArcelorMittal a Taranto. L’incontro, programmato da alcuni giorni, sarebbe saltato per indisponibilità dell’azienda committente. Non c’è per ora una data riprogrammata. “Attendiamo disponibilità al rientro della Morselli”, dichiara ad AGI una fonte che oggi doveva partecipare al confronto, riferendosi all’amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli. Oltre all’azienda, stamattina dovevano anche esserci, per il Governo, i sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Mario Turco, e al ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, Prefettura, Camera di Commercio e Confindustria Taranto. Era stata quest’ultima a chiedere il confronto, stretta dalle difficoltà sempre più rilevanti delle imprese che avanzano soldi da ArcelorMittal per lavori e interventi eseguiti in fabbrica, fatturati, scaduti e non pagati. Confindustria Taranto sinora ha avuto più call conference dirette con l’azienda ma l’esito complessivo non soddisfa le imprese. Lo stato dei pagamenti, dicono gli imprenditori, è ancora molto lontano da quanto maturato dai fornitori. Solo le aziende associate a Confindustria Taranto dichiarano di avere verso ArcelorMittal uno scaduto di circa 38 milioni. Non è la prima volta che salta un confronto in forma più allargata sull’indotto-appalto con ArcelorMittal. Un paio di mesi fa, convocata per un’audizione in Regione Puglia, l’ad Morselli, tramite il direttore delle risorse umane, Arturo Ferrucci, fece sapere, a call già avviata con i consiglieri regionali pugliesi e la Camera di Commercio di Taranto, che l’azienda non era disponibile e che chiedeva un rinvio per fornire un quadro della situazione. E quel confronto in Regione poi non si è più svolto. E anche una delle ultime call dirette con Confindustria Taranto, è stata disdettata in extremis dall’azienda. Segnali che alcuni degli interlocutori – apprende AGI – hanno interpretato come conferma di un’azienda “che non sa che dire perché la realtà è che non sta pagando”. Sospeso, inoltre, il presidio di protesta che da stamattina alle 7 avevano indetto i sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil e Usb per i 150 dipendenti di Alliance Green Services (Ags), azienda appaltatrice – si occupa di pulizia industriale degli impianti – che è anche una joint venture della stessa ArcelorMittal. Ags ha convocato i sindacati per stamattina alle 10. Venerdì scorso, dalle 23, Ags, non essendo stata pagata da ArcelorMittal, aveva fermato le attività in fabbrica. I sindacati si riservono una decisione sulla protesta, per ora sospesa, dopo l’incontro odierno. (AGI)
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