Principio di incendio questa mattina nel parco minerale 4, zona solo parzialmente interessata dai lavori di copertura.
Una quantità considerevole di carbone coke, ancora incandescente, – scrive Franco Rizzo coordinatore provinciale Usb Taranto- è stata depositata sul terreno, lasciando che venissero sprigionati inquinanti come Ipa, benzoapirene, ossido di carbonio e idrogeno solforato. L’intervento dei Vigili del Fuoco ha permesso di evitare che nell’area si propagasse un vero e proprio rogo. L’acqua gettata ad alta pressione sul minerale bollente, non convogliata in appositi circuiti, è finita sulla pavimentazione che non è impermeabilizzata, quindi in falda. Va detto, a questo proposito, che il terreno sul quale sono state costruite le coperture non solo non è stato reso impermeabile, ma non è stato neanche bonificato. Tutto ciò a poche ore dalla visita del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, che sostiene la continuità della produzione. Domani invece il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli viene a parlare di riconversione. Un Governo indecente ed incoerente. Qual è la linea? E’ evidente che cambia a seconda di chi parla. Tra le diverse posizioni però ci sono le vite dei cittadini e dei lavoratori, che continuano a subire le angherie della multinazionale con il rischio tangibile e quotidiano dell’incidente mortale, vista la condizione degli impianti. Inoltre registriamo l’ennesimo schiaffo alla democrazia: un “incontro tra vecchi amici” quello al quale Arcelor Mittal invita Fim, Fiom e Uilm per confezionare un’altra presa in giro per la città. Dunque da una parte la fabbrica cade a pezzi, mettendo a rischio la vita di moltissime persone, dall’altra va in scena una farsa tra incontri segreti e ministri che parlano di realtà a loro del tutto sconosciute. In tutto ciò è fin troppo evidente che ad ArcelorMittal non piace dialogare con la nostra organizzazione sindacale.
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