EX ILVA: INTERROGAZIONE DEL SEN. TURCO SU RIESAME AIA

L'INTERVENTO DEL VICE PRESIDENTE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

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«Quest’oggi ho depositato un’ulteriore interrogazione parlamentare ai Ministri della salute, dell’ambiente e della sicurezza energetica, delle imprese e del made in Italy e del lavoro e delle politiche sociali per sapere, innanzitutto, se il governo intenda procedere con il riesame dell’AIA in assenza delle garanzie necessarie su bonifiche, chiusura delle fonti inquinanti e valutazione dell’impatto sanitario e ambientale. Su quest’ultimo punto, si chiede di sapere se si intenda condizionare il rilascio della nuova AIA, o l’eventuale proroga di quella in essere, ad una nuova preventiva Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario o, in mancanza, disporre la sospensione del rinnovo dell’AIA presentata nel febbraio 2023 o dell’ulteriore proroga di quella rilasciata nel 2012, considerando che entrambe prevedono la sola continuità produttiva a carbone. Inoltre, si chiede ai Ministri quali misure intendano adottare per ridurre immediatamente le concentrazioni di benzene ed altri inquinanti tossici provenienti dall’area a caldo dello stabilimento siderurgico ex Ilva e quali siano le misure volte a salvaguardare i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori dello stabilimento, di quelli ex Ilva e dell’indotto. Mentre il Governo prende tempo e fa finta di non accorgersi delle rivendicazioni provenienti dal tessuto economico-sociale del capoluogo ionico, Taranto continua a soffrire i pregiudizi derivanti da un’idea industriale pre novecentesca, pronta a sacrificare qualsiasi diritto costituzionalmente inalienabile (salute, vita, lavoro, autodeterminazione, ecc.), in luogo della mera produzione dell’acciaio. Non possiamo accettare questo malgoverno del Paese e per questo continueremo a chiedere riscontri concreti nei palazzi della democrazia». Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Conte II e Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.


Su ex Ilva interviene anche il coordinatore provinciale dei pentastellati, Francesco Nevoli.

La peggiore politica, che il centrodestra continua a mettere in campo, appartiene a quella antica e ormai stancante modalità mistificatrice e improduttiva, in totale coerenza con l’attuale azione politica del Governo Meloni che, invece, oltre ad essere improduttiva, è fortemente dannosa per il presente e futuro dei Cittadini. E sono in perfetta sintonia con questo pessimo agire politico, le dichiarazioni del coordinatore cittadino della Lega di Statte, che accusa il M5S di continuare a fare propaganda sui temi dell’ex Ilva. Mi permetto di ricordare quanto è già noto e confermato dai fatti, inequivocabili. Io stesso, infatti, candidato Sindaco nella competizione elettorale del Comune di Taranto nel 2017, portavo con me il programma scritto (documentabile), contenente testualmente e tra i vari punti, la “chiusura delle fonti inquinanti”, non altra formula, maliziosamente utilizzata e strumentalizzata dal centrodestra. Identica espressione fu usata dal Sen. Mario Turco, attuale Vicepresidente del M5S, in occasione del concertone del 1° maggio del 2018 (documentato e documentabile). È con coerenza e schiena dritta che abbiamo lavorato per il capoluogo ionico e continuiamo a farlo, attraverso la nostra azione politica quotidiana, a più livelli e in ogni contesto possibile. Giova all’uopo ricordare, per esempio, come il M5S sia la forza politica a lottare senza sosta per ottenere, con tutti i mezzi legislativi e amministrativi, la VIIAS, Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario, la riduzione dei livelli di inquinamento, così come raccomanda fortemente l’OMS, garanzie per il futuro dei lavoratori dello stabilimento siderurgico in AS e dell’indotto. Non si dimentichi che, proprio recentemente, abbiamo dato inizio ad una petizione popolare e ad un’opera di informazione collettiva, in ogni Comune della provincia ionica a partire da Taranto, chiedendo ai cittadini di firmare per il “NO” al riesame AIA, senza tutele per il territorio (impegno che continueremo a portare avanti anche nelle prossime settimane). E mi sorprende che proprio un esponente della Lega possa dimenticare che tra i primi provvedimenti di questo Governo c’è stato il reinserimento del cosiddetto “Scudo Penale” che proprio il M5S aveva provveduto a togliere. Per non parlare del provvedimento, sempre ad opera del Governo Meloni, che ha letteralmente scippato 1,2 miliardi di euro del PNRR, destinati alla sostituzione del carbone con l’idrogeno verde, a tutela della salute e dell’ambiente della nostra terra. A questo si aggiunga l’altra scellerata decisione di utilizzare l’Altoforno 2, come un vero e proprio inceneritore di rifiuti, come se già non fossero sufficienti i gravissimi problemi ambientali con cui quotidianamente la Città si ritrova, da troppi anni, a fare i conti. Giova inoltre ricordare, sempre nel segno della coerenza e della volontà della forza politica che rappresento, che fu il M5S a difendere, strenuamente, le ingenti risorse finanziarie destinate alle bonifiche del territorio tarantino che proprio il centrodestra (attraverso il ministro Georgetti), volle dirottare altrove, durante il Governo Draghi (MilleProroghe 2022).
Il Governo Conte II, con il Sen. Mario Turco Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, riuscì a portare nel capoluogo ionico 1,5 mld di investimenti su progetti concreti di riconversione economica, ambientale e socio-culturale, attraverso l’azione del “Cantiere Taranto”. E, volendoci anche rifare all’ attività politico-amministrativa locale, torna facile alla memoria ricordare come, proprio recentemente, il tema della grande industria, sia stato portato all’ordine del giorno in Consiglio Comunale, ad opera del M5S (questione AIA).
Questi sono i fatti inconfutabili, documentati e documentabili, che la storia, passata e presente, ci consegna. Una storia che racconta l’impegno della nostra forza politica per la Città. Quale sarebbe, invece, l’azione messa in campo dalla Lega, in difesa degli interessi e dei diritti di questo territorio? La domanda nasce spontanea…

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