EVA DEGL’INNOCENTI A BOLOGNA DAL 16 GENNAIO

L'ATTUALE DIRETTRICE DEL MARTA SARA' A CAPO DEI MUSEI CIVICI

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A Taranto mancherà a tutti, mentre Bologna festeggia il suo arrivo. Eva Degl’Innocenti resterà al MArTa fino a fine anno. Poi raggiungerà la nuova destinazione.

Archeologa, 45 anni, un curriculum fatto anche di esperienze all’estero, dirigerà i musei civici di Bologna, dopo aver vinto il concorso bandito dal Comune. Promettendo (anche) una piccola rivoluzione sul fronte comunicativo: del resto il MarTa, a cui è ancora legata per alcune settimane (lavorerà a Bologna ufficialmente dal 16 gennaio), ha puntato forte su influencer e tiktoker, ricevendo anche la visita della ‘regina’ dei social Chiara Ferragni.

“Non cerchiamo di raggiungere le fasce d’età più giovani solo attraverso gli influencer, ma questi aiutano- precisa oggi Degl’Innocenti all’Agenzia Dire- se inseriti all’interno di una strategia culturale”. A Taranto, ricorda, “abbiamo lavorato soprattutto coi tiktoker. È importante potenziare la parte comunicativa, ma salvaguardando i contenuti”. Per Bologna la sfida è anche “contribuire ad un turismo sempre più culturale, non di massa ma sostenibile”.

E’ stato il sindaco Matteo Lepore a presentare Degl’Innocenti alla stampa, davanti anche ai dirigenti del settore. “Credo sia la persona giusta- dice il primo cittadino- Il nostro è un investimento di lungo periodo. Non vogliamo far fare un salto di qualità ai musei, ma alla città. Per questo abbiamo bisogno della piattaforma dei musei”. Spoiler: nessuna mostra “à la carte” uscirà improvvisamente dal cilindro a gennaio. “Non mi aspetto colpi di teatro o fuochi d’artificio, ma vogliamo costruire un nuovo sistema culturale”, sottolinea il sindaco. L’ambizione dell’amministrazione è infatti quella di “aprire una nuova epoca per il nostro sistema museale portandolo nel futuro. Riteniamo l’investimento culturale anti-ciclico, e Degl’innocenti ha dimostrato a Taranto quello che può fare una direzione museale usando la creatività”. Le priorità del nuovo corso saranno le collaborazioni. “Dobbiamo costruire nuove forme di partenariato col privato, a partire da Genus Bononiae– dice ancora Lepore- con lo Stato e le altre città italiane e internazionali. Dobbiamo essere più capaci di aprirci e guardare al di fuori”.

L’impulso sarà anche quello di rivoluzionare il finanziamento dei musei, che ad oggi funzionano quasi solo con le risorse del Comune, guardando al privato. “Mi aspetto un progetto strutturato- è ciò che chiede nell’immediato Lepore alla nuova direttrice- e ci faremo carico di avere le risorse necessarie per poter fare questo salto di scala”.
Ci sono poi i nuovi contenitori da mettere in campo, il Museo Morandi e il Polo della memoria “E’ un grande onore e un grande piacere ricoprire questo incarico- dice Degl’Innocenti- Sarà fondamentale la strategia con gli altri musei, compresi quelli diocesani e universitari. È una grande sfida”.

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