Riaccende i “motori” il terminal container di Taranto dopo cinque anni di inattività. Dal 9 luglio Yilport e Cma Cga attiveranno un servizio feeder che toccherà anche il porto di Taranto due volte a settimana nel percorso andata e ritorno della nave. Yilport, attraverso la società San Cataldo terminal, é il nuovo concessionario del molo polisettoriale, infrastruttura di punta del porto di Taranto dove dal 2001 al 2015 è stata Evergreen attraverso il precedente concessionario, Taranto container terminal. L’avvio del nuovo servizio feeder è annunciato dall’Autorità portuale. In Turchia il servizio toccherà gli scali di Ambarli, Izmit Gemlik e Aliaga, quindi tappa a Taranto, poi Malta e infine Biserta e Sfax in Tunisia. Sfax è il secondo centro della Tunisia. “È un importante segnale di ripartenza per tutto il porto, per il terminal container e coincide con questa fase 2 che ci vede impegnati a cercare di superare i problemi e le criticità determinate dalla pandemia che ha avuto un impatto pesante anche sul traffico marittimo e merci” dichiara ad AGI il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ionio, porto di Taranto, Sergio Prete. Yilport, gruppo turco, è il 13esimo operatore mondiale, controlla anche Cma Cga (che già in passato ha scalato il porto di Taranto) e mesi addietrp ha stretto anche una partnership con i cinesi di Cosco. Cma Cga è invece considerata la terza compagnia nel mondo per numero di rotte effettuate e porti toccati. Yilport, che ha firmato la concessione del molo polisettoriale e delle relative aree a fine luglio 2019, ha in realtà preso in consegna il tutto solo nei mesi scorsi. Yilport cominciato a programmare il ripristino del molo polisettoriale con la manutenzione delle gru già installate con Evergreen, ma poi per il Covid si è dovuta fermare. L’attivita, data in appalto, è ripresa solo dal 4 maggio. Nella fase iniziale, Yilport userà solo un tratto della banchina del molo polisettoriale. Merci varie, container e ro-ro, sono gli obiettivi di Yilport per Taranto. Negli obiettivi della società ci sono 500mila teus (unità di misura dei container) nei primi 5 anni per poi saturare la capacità di movimentazione del terminal container pari a 2-2,5 milioni di teus. Da qualche anno il molo polisettoriale è stato ristrutturato e ammodernato, ma è tuttavia rimasto inutilizzato, situazione, questa, poi superata con la candidatura del gruppo turco. La società San Cataldo terminal, il cui direttore generale è Raffaella Del Prete, già manager nel porto ligure di Vado, assumerà gradualmente il personale ex Taranto container terminal, ora collocato con l’Agenzia per il lavoro portuale. (AGI)
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