Una donna di 59 anni di Ostuni è rimasta intossicata dopo avere mangiato funghi che il marito aveva raccolto nel bosco. La donna si è presentata al pronto soccorso dove è stato subito contattato l’esperto reperibile del Centro di controllo micologico del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Brindisi. Il micologo ha identificato la specie velenosa ‘Boletus Satanas’, il cosiddetto “porcino malefico” e in collaborazione con il Centro Antiveleni, è stata disposta la terapia corretta. La donna è ora fuori pericolo.
A raccontare i dettagli dell’episodio Gianpaolo Amatori, micologo del Centro di controllo. “Ieri mattina – dice – il marito della donna, come fa da anni, è andato a raccogliere funghi nel bosco ostunese di San Biagio, e li hanno poi preparati sott’olio. Questa volta l’imperizia ha colpito e i funghi hanno intossicato la moglie del raccoglitore, che ha manifestato tremori con brividi di freddo, vomito e diarrea. Le prime piogge che fanno seguite a giornate calde e umide favoriscono la fuoriuscita dei funghi. Quello di ieri – continua Amatori – è stato il secondo caso in questa stagione e non sempre va a finire bene: ci si deve rivolgere al Centro della Asl, che si avvale di tre micologi e due laboratori per il riconoscimento delle specie attraverso le spore”.
“Ogni anno – continua Amatori – si verificano 50-60 intossicazioni e nel 2019 c’è stato un episodio mortale. (ANSA).
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