DIOCESI DI ORIA, DAL 18 SI TORNA IN CHIESA COSI’

Tutte le disposizioni emanate dal Vescovo Vincenzo Pisanello

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Il vescovo di Oria Vincenzo Pisanello ha disposto le modalità per la graduale ripresa di tutte le celebrazioni con il popolo nella Diocesi di Oria a partire dal 18 maggio:
i fedeli che lo desiderano, possono recarsi nelle Chiese, in orari differenti da
quelli delle celebrazioni, per pregare individualmente, avendo cura di non
creare assembramenti e mantenendo la distanza di sicurezza (un metro e mezzo), utilizzando la mascherina che copra il naso e la bocca e igienizzando le
proprie mani.
L’accesso individuale ai luoghi di culto, in occasione delle celebrazioni, si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’aula liturgica sia nei luoghi annessi, quali sacrestia e sagrato.
Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale
Rappresentante dell’Ente ecclesiastico individuerà la capienza massima
dell’edificio di culto, dandone comunicazione scritta alla Cancelleria diocesana
entro il 17 maggio. La distanza minima di sicurezza deve essere pari ad
almeno un metro e mezzo laterale e frontale. Pertanto, per individuare il
numero massimo di fedeli da ammettere alla celebrazione, si tenga presente
che per ogni fedele sono necessari 2,25 mq della zona destinata ai posti a
sedere dell’aula liturgica. Alternativamente, si può considerare la misura di un
fedele per banco con allocazione sfalsata.
L’accesso alla Chiesa per la partecipazione alla S. Messa, in questa fase di
transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/o collaboratori che –
indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e
un evidente segno di riconoscimento – favoriscono l’accesso e l’uscita e
vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la
partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di
presenze consentite, è concesso l’incremento del numero delle celebrazioni
liturgiche nelle domeniche e nei giorni festivi. Oltre alla Chiesa parrocchiale,
eventualmente si privilegino le Chiese più ampie.
Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza
di sicurezza pari ad un metro e mezzo, si utilizzino, ove presenti, più ingressi.
Qualora la struttura dell’edificio sacro lo permetta, si distinguano gli accessi di entrata da quelli di uscita. Per evitare di far toccare le porte e le maniglie
dell’edificio sacro e per favorire un flusso più sicuro dei fedeli, prima dell’inizio della celebrazione e al termine della stessa le porte rimangano aperte.
Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti ad indossare la mascherina che copra naso e bocca e a igienizzare le proprie mani.
Tutti i fedeli siano informati che non è consentito l’accesso al luogo della
celebrazione in caso di sintomi influenzali e/o difficoltà respiratorie o in
presenza di temperatura corporea superiore ai 37,4°C. Parimenti, non sono
ammessi alla celebrazione coloro che sono stati in contatto con persone
positive a SARS-Cov-2 nei giorni precedenti o provengano da zone a rischio.
Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili,
prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel
rispetto della normativa vigente.
Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.
I luoghi di culto, comprese le sacrestie, siano igienizzati regolarmente al
termine delle celebrazioni, mediante pulizia delle superfici.

Terminata la celebrazione, coloro che vi hanno preso parte devono lasciare il
luogo della stessa nel più breve tempo possibile e rispettando il
distanziamento tra le persone.
Il pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e
all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle
celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo,
Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie.
Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e
dell’unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti
monouso.
Il sacramento della Riconciliazione sia amministrato in luoghi ampi e areati,
che consentano il pieno rispetto delle misure di distanziamento (un metro e
mezzo) e la riservatezza richiesta dallo stesso sacramento. Confessore e
penitente indossino sempre la mascherina che copra naso e bocca.
Le celebrazioni del sacramento della Confermazione e della Messa di Prima
Comunione sono rinviate a data da destinarsi.
All’ingresso di ogni Chiesa sia affisso un manifesto con le disposizioni:

Sono dispensati dalla partecipazione alla celebrazione eucaristica in Chiesa
coloro che sono in età avanzata o hanno motivi di salute.

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