DIALOGO INTERRELIGIOSO IN CATTEDRALE: INCONTRO CON FAVIO ZAVATTARO

Stasera in città vecchia. Dialoga con l’autore, già vaticanista Rai, don Emanuele Ferro, parroco di San Cataldo: tra i temi caldi, la discussione non potrà che ricadere sul virus che stiamo cercando di debellare

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di Paolo ARRIVO

 

Lo scorso quattordici maggio è accaduto un avvenimento straordinario, voluto da papa Bergoglio: una giornata di digiuno e di preghiera che ha coinvolto i fedeli di tutto il mondo. L’obiettivo era la liberazione della pandemia firmata Covid 19. Sebbene il male sia sempre presente tra noi, intento a rialzare la testa come un serpente che non vuole farsi schiacciare, con tutte le restrizioni e il distanziamento abbiamo imparato a convivere con questo virus terrificante. La strada è quella giusta. Perché il fedele, già ascoltato, raccolga i frutti della perseveranza alla quale è chiamato, per fare della stessa il riflesso della propria umiltà. E ora più che mai occorrono processi di inclusione perché si possa sopravvivere in questo mondo rendendolo più abitabile. Processi già auspicati da Fabio Zavattaro in “Tre donne e un vescovo” (Flaccovio Diario, pp. 143, euro 15,20). L’ultimo libro del giornalista che, noto al pubblico televisivo per essere stato vaticanista Rai, ha seguito da vicino tre papi, sarà al centro dell’evento in programma questa sera nella Basilica Cattedrale San Cataldo. A dialogare con l’autore romano ci sarà il parroco, Emanuele Ferro, direttore del settimanale Nuovo Dialogo. La discussione ruoterà attorno a tre parole facili da pronunciare, eppure tanto distanti dai tempi che viviamo: dialogo, riconciliazione e pace in contrapposizione a paure, muri, chiusure fisiche e mentali. L’incontro si preannuncia interessante, aperto all’intera comunità. Appuntamento alle 19.30. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti (70).

Dal libro di Fabio Zavattaro: Un vescovo che dialoga con tre donne, mettendosi alla pari e non seduto in cattedra, già di per se è un fatto non usuale. Se poi queste donne appartengono a tre diverse realtà religiose il tutto assume una valenza molto particolare. Così una fedele musulmana, una credente nella Torah, e una donna pastore valdese, siedono attorno a un tavolo con un arcivescovo e discutono, ognuno dal proprio angolo visuale, i temi caldi di questa stagione, che papa Francesco ha definito non un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca.

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