“Dopo i pazienti maltrattati oggi arriva la notizia dei lavoratori licenziati. Ora mi aspetto che l’assessore Palese mantenga gli impegni presi in Commissione Sanità, rimediando con un atto deliberativo ai ritardi accumulati dalla Regione sulla vertenza del centro emodialitico di Torricella”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano, alla luce dell’ultima rivelazione sindacale che annuncia la dichiarazione di esubero di infermieri ed assistenti da parte del vecchio gestore, come ampiamente preannunciato fin da luglio nel corso delle audizioni convocate in Commissione Sanità.
“In quelle stesse audizioni – ha spiegato Mazzarano – la Asl di Taranto ha illustrato con chiarezza che il fabbisogno pubblico di posti rene è saturo, non solo nel Distretto sanitario 7 ma nell’intera provincia e che, alla luce della chiusura del centro di Torricella, c’è bisogno di nuovi posti dialisi. Non è risultata convincente la soluzione adottata, e cioè quella di trasferire pazienti e personale da Torricella a Taranto.
“Chiunque operi sul territorio, infatti – ha aggiunto Mazzarano – conosce bene la debolezza infrastrutturale della zona orientale della provincia ionica che rende inumane le condizioni di un paziente dializzato costretto a percorrere decine di chilometri per raggiungere il più vicino centro dialisi a Taranto.
“Per questo è per tutti gli altri motivi esposti – ha concluso Mazzarano – rivolgo un appello all’assessore Rocco Palese per l’approvazione immediata di una delibera di giunta”.
Una storia, quella del centro dialisi di Torricella, che ha davvero dell’incredibile. E che, probabilmente, nasconde fatti e personaggi che, dietro le quinte (ma non tanto) hanno finora bloccato l’apertura dello stesso centro, penalizzando pazienti e, ora, anche i lavoratori. E’ questa la Sanità?
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