“E’ degli ultimi giorni la vicenda del depuratore consortile Manduria-Sava, che secondo l’ultima ipotesi di progetto scaricherà i reflui nel bacino di Torre Columena, cui si aggiunge lo stato di emergenza del reparto nascite e pediatria dell’ospedale di Castellaneta”. L’avv. Salvatore Fuggiano, presidente provinciale del Movimento IDEA, accusa i politici del centrosinistra di “imbrogliare gli elettori in vista della prossima campagna elettorale”.
Infatti, le dichiarazioni contrarie all’ipotesi di scarico a mare fatte dal segretario del circolo PD di Avetrana, in contrasto con le decisioni del presidente Emiliano del suo stesso partito, danno l’idea di un gioco delle parti.
A pochi giorni di distanza sono seguite le dichiarazioni del segretario cittadino del PD di Castellaneta che, riguardo alla crisi del centro nascite e della pediatria dell’ospedale di Castellaneta, rivolto ai Sindaci dell’area jonico-occidentale, li ha invitati a <<non fare passerella>> e a concertare con la Regione e la dirigenza Asl un piano per superare lo stato di emergenza.
In entrambi i casi si tende a confondere i cittadini traditi dalle mancate promesse del governatore pugliese.
Sulla pelle delle comunità di Avetrana e di Castellaneta, siamo di fronte ad una farsa perché, se non fosse così, i rispettivi segretari cittadini del PD, attraverso i canali del proprio partito. avrebbero potuto chiedere: il primo perché, dopo aver indossato in campagna elettorale la maglietta con la scritta <<NO SCARICO A MARE>>, ora ha fatto accelerare i lavori di costruzione del depuratore, in palese violazione delle norme del PPTR (area di rispetto dei boschi e area di rispetto della Riserva Naturale Orientata del Litorale Tarantino Orientale), facendo proporre nuovamente ad AQP la realizzazione dello scarico dei reflui a mare?
Il secondo: perché dopo che nello scorso settembre, durante la cerimonia di intitolazione dell’Ospedale di Castellaneta a San Pio, ha promesso ai cittadini che quello sarebbe stato l’inizio del rafforzamento sanitario del presidio, ora ha lasciato che si determinassero le condizioni di emergenza del reparto nascite e pediatria?
A tal proposito risultano insufficienti, riduttive e demagogiche le dichiarazioni di Mazzarano, che confermano il totale fallimento delle politiche sanitarie poste in essere da Emiliano e dal suo governo di cui il medesimo Mazzarano è parte attiva.
Tutte promesse non mantenute dei governi regionali di sinistra, da Vendola a Emiliano, che anzi, in tutti questi anni hanno peggiorato le situazioni.
In un caso hanno fatto progettare un depuratore a servizio dei Comuni di Manduria e Sava, sospendendo per sempre la costruzione già in corso del depuratore di Sava e per i cui lavori erano stati spesi ingenti somme andate irrimediabilmente sprecate. Hanno fatto progettare un nuovo depuratore al confine tra il territorio di Manduria con quello di Avetrana, con la scusa di realizzare (chissà in quale secolo) una rete fognaria per la costa, quando invece sarebbe stato più logico adeguare l’impianto e il relativo scarico del depuratore di Manduria e contemporaneamente costruire un più piccolo depuratore della costa, evitando così anche di squarciare il territorio con inutili condotte chilometriche, la cui gestione sarà carissima per i cittadini.
Nell’altro caso, con il pretesto del riordino della sanità, hanno aumentato notevolmente la spesa sanitaria regionale e contemporaneamente hanno ridotto i servizi, in particolare quelli della provincia di Taranto, rimaneggiando oltre quello di Castellaneta anche gli ospedali di (Manduria, Grottaglie e Massafra).
Stiamo assistendo, continua Fuggiano, allo scientifico smantellamento del diritto alla salute dei cittadini pugliesi e in particolare di quelli residenti nella Terra Jonica, più volte denunciato da noi di IDEA, sempre in prima linea a sostegno delle ragioni delle nostre comunità. Infatti, il caso dell’ospedale di Castellaneta è l’ennesino schiaffo al nostro territorio poiché il suo ospedale è l’unico, nella zona occidentale della Provincia, dopo la chiusura di Massafra e Mottola a servizio di una nutrita utenza che richiede una presa di posizione di condanna unanime delle politiche sanitarie dei governi regionali di centrosinistra, soprattutto di quest’ultimo presieduto da Emiliano.
Non si può ingannare la gente parlando di potenziamento del presidio, e poi a ridosso dell’estate sospendere i ricoveri nel reparto di pediatria, calpestando il diritto alla salute della popolazione e sperando che i cittadini siano distratti dalle vacanze estive e intanto porre le premesse per la chiusura definitiva.
Per impedire che si continui a demolire la sanità pugliese, conclude Fuggiano, non bisogna cadere nel tranello mediatico del centro-sinistra, e mettere fine al malgoverno regionale.
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