“Questo decreto Ilva è un brusco, sorprendente e pericolosissimo ritorno al passato”. Così il Consigliere regionale del Partito Democratico Michele Mazzarano in merito al decreto legge approvato ieri alla Camera. “Un ritorno a quel terribile passato caratterizzato da provvedimenti volti a garantire continuità produttiva e immunità penale per i gestori, tutto a discapito dei lavoratori, dell’ambiente e della salute pubblica. Da questo Governo, ci saremmo aspettati scelte in direzione di una maggiore responsabilità dello Stato”.
“Invece siamo di fronte ad un decreto che autorizza l’utilizzo dei 680 mln di euro a titolo di finanziamento soci, convertibile solo in futuro in aumento di capitali. Dunque – evidenzia il Consigliere del Pd – oggi non si determina quel cambiamento nella governance a favore del socio pubblico, da più parti auspicato; non si prevede alcun intervento mirato a mettere in sicurezza i lavoratori, né a programmare una riconversione economica del territorio. Infine viene ripristinato lo scudo penale per gli stabilimenti di interesse strategico nazionale, e viene riproposto in una versione peggiorativa, dal momento che non delimita affatto le situazioni alle quali si applica”.
“E’ evidente la lampante contraddizione tra i buoni propositi annunciati dal ministro Urso in direzione dell’accordo di programma, e le scelte effettivamente compiute. Di fronte a contenuti che non possono che essere letti come un affronto ai cittadini di questo territorio – conclude Mazzarano – considero comprensibile il grido di dolore delle associazioni ambientaliste e dei genitori tarantini che chiedono al presidente della Repubblica di non firmare il decreto”.
Precedente
Prossimo
Comments are closed.