“Ogni anno ci siamo continuati a sentire per un possibile ritorno come se entrambi sapessimo che il nostro sarebbe stato solo un arrivederci”. Le parole sono di Alessandro Tabbi nel rivestire la maglia rossoblu del Cus Jonico Basket Taranto a 4 anni, anche meno, di distanza dall’ultima volta.
La società presieduta da Sergio Cosenza è lieta di riabbracciare il giovane lungo siciliano nato il 19/12/1994 a Licata ma cresciuto cestisticamente nel Lazio dove ha mosso i primi passi nella pallacanestro nel vivaio della Tiber Roma, per esordire giovanissimo in serie B a sedici anni con la maglia di Palestrina con cui raggiunge anche le Finali Nazionali Under 19. Nel 2012 arriva ad esordire in A2 a Forlì, poi il primo ritorno in Sicilia nella stagione 2013/2014 con la Pall. Trapani nell’allora Dna.
Nel 2014/2015 Tabbi si vestiva per la prima volta della maglia rossoblu del Cus Jonico in Serie B. Era la squadra giovane, tutta talento di coach Leale con i vari Potì, Sirakov, Giancarli, De Paoli, il tarantino Salerno. A loro si aggregano i tanti interessanti ragazzi dell’under 19 scuola Virtus classe ’96 e ’97 oggi affermati un po’ in tutta Italia. La squadra dopo un ottimo girone d’andata sempre in zona playoff, al giro di boa, perde per infortunio il capitano Potì, rottura del crociato e stagione finita. Altri acciacchi, tra cui lo stesso Tabbi, condizioneranno il girone di ritorno e non permetteranno ai rossoblu di rimanere in zona playoff, e la stagione si chiude con una tranquilla salvezza.
“Di quell’ anno ho tantissimi ricordi positivi: dai dirigenti, allo staff tecnico fino ai compagni di squadra con i quali non ho perso mai i rapporti” sottolinea Tabbi che l’anno dopo va alla Amatori Pescara, poi la stagione successiva a Montecatini Terme. Quindi un altro ritorno, in Sicilia, con la maglia di Palermo prima e Costa d’Orlando. Con la maglia delle Gioiellerie Fabiani Montecatini
Quindi l’estate in itinere e quell’idea di tornare in riva allo Jonio che il giocatore racconta così: “È nata prima ai dirigenti del Cus, ma da quando il procuratore mi ha comunicato la voglia della società di riportarmi a Taranto ho pensato da subito che potesse essere l’anno giusto, poi è passato un altro mesetto e quell’idea di un possibile ritorno sembrava ormai svanita fino a quando un pomeriggio da un semplice caffè al bar con Roberto Conversano improvvisamente quell’idea si è concretizzata”.
Tabbi è il sesto tassello della squadra da affidare a coach Caricasole: “Sicuramente trovo una squadra lunga e completa – sottolinea Alessandro – siamo coperti sotto ogni ruolo e spero che con i risultati riusciremo a riportare a Taranto quell’entusiasmo che tutto l’ambiente merita”.
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