CRISI EX ILVA, LA REAZIONE DEI SINDACATI

DOPO L'ESITO DELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI

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I sindacati hanno subito reagito all’esito negativo della trattativa Governo.

Queste le reazioni:

FIM – FIOM – UILM

L’esito dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi, tra la delegazione del Governo e i vertici di Invitalia e ArcelorMittal, conferma quello che Fim Fiom Uilm hanno denunciato e per cui hanno mobilitato le lavoratrici e i lavoratori: la necessità di un controllo pubblico e la mancanza di volontà del socio privato di voler investire risorse sul futuro dell’ex Ilva.

L’indisponibilità di Mittal, manifestata oggi nell’incontro con il Governo, è gravissima, soprattutto di fronte alla urgente situazione in cui versano oramai i lavoratori e gli stabilimenti, e conferma la volontà di chiudere la storia della siderurgia nel nostro Paese.

Nell’incontro di giovedì ci aspettiamo dal Governo una soluzione che metta in sicurezza tutti i lavoratori, compreso quelli dell’indotto, e garantisca il controllo pubblico, la salvaguardia occupazionale, la salute e la sicurezza, il risanamento ambientale e il rilancio industriale.

Lo dichiarano i Segretari Generali di Fim-Cisl Roberto Benaglia, Fiom-Cgil Michele De Palma e Uilm-Uil Rocco Palombella.

USB

Sapevamo che dalla multinazionale Indiana non c’era più nulla da aspettarsi, i segnali erano chiari a tutti, evidentemente tranne al Governo, che ha perso mesi preziosi a discutere con un soggetto che di questo periodo  ha approfittato facendo di tutto per spingere verso un baratro produttivo e ambientale tutti gli stabilimenti Ex Ilva.

Ora è chiaro che serve subito un confronto per capire come Meloni ed i Ministri del suo Governo intendano agire per garantire a questo Paese un futuro in un settore strategico come quello dell’acciaio. Questo futuro oggi passa soprattutto per Ex Ilva, soprattutto per Taranto.

Ci aspettiamo un ruolo pubblico forte, una visione industriale capace di coniugare ambiente e lavoro: serve coraggio per guardare alla decarbonizzazione e per noi rispetto per l’ambiente e la cittadinanza è pregiudiziale per ogni eventuale piano. Vanno affrontati con chiarezza aspetti da noi già posti su occupazione, garanzie per lavoratori Ilva in AS, appalto e chiarezza sulle norme di riconoscimento per lavoro usurante. Anche gli incentivi all’esodo volontario, richiesti da una parte dei lavoratori non devono essere più considerati un tabù.
Il Governo faccia ora la sua parte”.

Francesco Rizzo e Sasha Colautti Esecutivo Confederale Usb

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