Gialla ufficialmente, potenziale arancione – se non rossa – in alcune zone: il Covid continua a colorare la Puglia a macchia di leopardo la regione che continua a tenere alta la percentuale di nuovi contagiati rispetto ai test. Ieri, 6-12-2020, il picco del 24,5% con 1.789 positivi, oggi invece il bollettino registra 1.001 positivi ma a fronte di 3.821 test, par al 26%. Un dato condizionato indubbiamente dal ridotto numero di tamponi che si effettuano soprattutto in presenza di situazioni di cluster individuati.
Dei 1.001 positivi, 278 si registrano in provincia di Bari, 78 in provincia di Brindisi, 462 in provincia di Foggia, 85 in provincia di Lecce, 100 in provincia di Taranto, 8 residenti fuori regione, 3 casi di residenza non nota o attribuita erratamente sono stati riclassificati ed attribuiti. (La Asl Bat non ha comunicato i dati relativi alle ultime 24 ore per problemi tecnici).
Il numero dei morti ha raggiunto oggi quota 1.736 dopo i 24 decessi (lo stesso numero di ieri) così distribuiti: 8 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Bat, 7 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto
I guariti sono complessivamente 17.028 con un aumento nelle ultime 24 ore di 253 unità. Mentre sono 46.578 i casi attualmente positivi, il 95% dei quali si trovano in isolamento domiciliare.
Sul fronte dei ricoveri, invece, attualmente risultano degenti negli ospedali 1805 persone: rispetto a una settimana fa il numero dei ricoveri si è ridotto, anche se in questi ultimi giorni risultano un po’ ballerini (ieri 1816, avantieri 1.796 il 4 erano 1.823); mentre nelle ultime 72 ore è in lenta diminuzione la pressione sulle terapia intensive: dai 227 del 4 dicembre siamo passati a poco più di 200.
Come già detto, l’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco precisa di aver «raccolto le istanze dei sindaci del Foggiano, della BAT e della Murgia, le abbiamo confrontate con i dati oggettivi e si è trovato un accordo su quali debbano essere le aree per le quali abbiamo chiesto al Ministero di ripristinare restrizioni stile zona Arancione. Aspettiamo solo l’ok del ministro e in giornata avremo la risposta».
Ruolo fondamentale in questa fase quello dei medici di base che sono entrati a far parte del sistema più operativo: spetterà a loro infatti richiedere i tamponi per i sintomatici, eseguire i test rapidi e fornire sopporto al Dipartimento di prevenzione. In tutto ciò ci si interroga sul ruolo delle Usca, le unità speciale di continuità assistenziale, quei team di medici dotati dei dispositivi di protezione e con il compito di prendere in carico i pazienti contagiati che necessitano di cure domiciliari. A fine mese scadono alcune decine di contratti, mentre l’Asl Bari non è ancora riuscita a completare la dotazione che prevede una «usca» ogni 50mila abitanti.
(fonte Regione Puglia, da lagazzettadelmezzogiorno.it)
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