Una Onlus che a Taranto, sede pugliese, è operativa con piattaforme, mezzi e volontari da più di vent’anni: il Banco Alimentare, che fa fronte alle necessità dei meno abbienti, degli invisibili, delle persone svantaggiate, è una di quelle realtà straordinarie sia per i nobili fini che la animano sia per la complessa organizzazione su cui regge, meticolosa, costante e silenziosa, spesso sconosciuta.
L’opera meritoria che da Taranto viene svolta su tutto il territorio pugliese è stata illustrata ieri, per grandi linee, dal Presidente del Banco Alimentare, Luigi Riso, ad una delegazione di giovani imprenditori, alla presenza del Presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, e del Presidente del Gruppo Giovani, Vincenzo Picardi.
I numeri, forse più che ogni altro particolare aspetto di questa eccezionale realtà, rendono l’idea dell’opera svolta sui territori: nel 2021, sono stati 54mila i bisognosi sostenuti dal Banco Alimentare e più di nove milioni di euro il valore degli alimenti distribuiti, attraverso una “rete” di strutture caritative convenzionate (dalle mense per i poveri alle comunità per i minori, alle parrocchie) che a loro volta “intercettano” le povertà e i bisogni. I giovani imprenditori hanno toccato con mano la complessità di una organizzazione che è in tutto e per tutto comparabile ad una vera e propria azienda. Una grande azienda che non genera profitti ma solidarietà e amore, e che quindi necessita, costantemente, di aiuti e sostegni, di buona volontà e di gesti solidali. Un’azienda che esprime, peraltro, anche una particolare sensibilità verso la cultura della lotta agli sprechi e i diktat dell’economia circolare. La sede di Taranto, che assume una valenza regionale, promuove infatti anche il recupero delle eccedenze alimentari e la loro redistribuzione alle strutture convenzionate.
Da parte di Confindustria Taranto, al termine della visita, è stata espressa al Presidente Luigi Riso la volontà di sostenere, attraverso tutte le forme che si riterranno opportune, l’opera del Banco Alimentare, che organizza, oltre alle varie iniziative, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.
“Abbiamo conosciuto da vicino una realtà complessa e meravigliosa che regge non solo sulla sensibilità e il volontariato – ha dichiarato il Presidente Toma – ma anche sulla rigorosa osservanza di regole e sulle buone pratiche. Una vera e propria azienda no- profit che oggi assume una valenza ulteriore in virtù di tante nuove povertà di cui spesso noi stessi non abbiamo contezza. Con il Banco Alimentare avvieremo da subito un percorso di collaborazione: sono certo che i nostri giovani imprenditori, e non solo, sapranno contribuire al meglio a questa mission, che va promossa e sostenuta”.
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