Per l’investimento di un miliardo della decarbonizzazione dell’ex Ilva con l’impianto di produzione del preridotto di ferro “lo spostamento dal Pnrr ad altri Fondi, quelli Fsc, è stato dovuto a una valutazione di ordine tecnico rispetto al dubbio che il progetto potesse essere attuato entro giugno 2026. Solo per questo”. Lo ribadisce il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ad Atreju. “Spero che questo non sia assolutamente impedimento al procedere della cosa. Il progetto rimane tale. L’Ilva è una priorità del governo e l’impianto rimane in capo alla società Dri”, dichiara il ministro rispondendo alle garanzie richieste dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Mi auguro che la gara possa proseguire con un impianto in capo alla società del governo italiano senza dare questi soldi ad Acciaierie d’Italia di Arcelor Mittal”, aveva detto Emiliano.
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