La complessa vicenda giudiziaria che vede contrapposti il Comune di Taranto e la ex Banca OPI per il maxi-prestito obbligazionario da 250 milioni di euro stipulato oltre vent’anni fa si arricchisce di un nuovo capitolo. Riassunta la causa a seguito dell’ordinanza con cui la Cassazione aveva disposto la parziale rivalutazione del procedimento, la Corte d’Appello di Lecce ha dichiarato la nullità del contratto di advisoring che all’epoca dei fatti fu concluso dall’allora Banca OPI e dal Comune del capoluogo ionico.
Un pronunciamento che, se da un lato fa venir meno la responsabilità contrattuale dell’istituto di credito, dall’altro, lascia aperta la porta ad una nuova fase giudiziaria che dovrà accertare se l’intera operazione abbia profili di immoralità tali da giustificare la non restituzione neppure della sorte capitale. A tal fine è stata fissata una nuova udienza per il 21 maggio.
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