Questa mattina una delegazione delle rappresentanze sindacali di Uil Fpl, Cgil Fp, Fials Sanità della Cittadella della Carità, a seguito dello sciopero e del sit in convocato dalle stesse sigle, è stata ricevuta da monsignor Filippo Santoro. Allo sciopero non hanno aderito la due sigle FP Cisl e UGL Sanità, perché danno fiducia ai primi segnali del piano di risanamento che l’attuale CdA sta attuando.
I rappresentanti sindacali hanno avuto l’opportunità di esprimere all’arcivescovo i loro timori in merito al futuro della Fondazione e hanno manifestato la necessità di maggiore trasparenza nelle relazioni con i dirigenti della struttura.
L’arcivescovo ha ribadito che il suo principale interesse è stato fin dall’inizio quello di salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti.
Sin dal suo insediamento, sette anni fa, verificata la grave situazione economica della CdC, tutti gli sforzi sono stati tesi al risanamento dei conti, onde evitare la soluzione più semplice, e da alcuni sollecitata, cioè la cessione della Fondazione a un soggetto privato. Questa ipotesi non è stata tenuta da mons. Santoro in alcun conto, proprio perché non sarebbero stati garantiti i posti di lavoro.
Monsignor Santoro ha altresì ribadito come la curia non possa intervenire economicamente nella gestione finanziaria della Fondazione, che è del tutto autonoma.
L’arcivescovo ha condiviso con i delegati l’utilità di adottare il principio della trasparenza nelle relazioni tra i vertici aziendali e i dipendenti, richiamando gli stessi al senso di responsabilità sul posto di lavoro come, del resto, hanno in gran parte dimostrato nel corso degli anni, confermando la sua piena disponibilità ad intervenire con la Fondazione affinché le relazioni siano sempre impostate al dialogo.
L’arcivescovo, d’altronde, ha sempre intrattenuto ed intrattiene ottimi rapporti con i vertici delle oo.ss.
Per conto della Cittadella era presente il vice presidente dott.ssa Maria Silvestrini, che ieri ha ribadito quanto già comunicato nell’incontro avuto con le rappresentanze sindacali nella Cittadella della Carità, sottolineando come gli sforzi finora compiuti dai vertici aziendali hanno fatto sì che il conto economico registri, finalmente, un segno positivo e che si sia siglato un piano di risanamento con le banche ed i principali creditori. I problemi non sono risolti, ma si sta lavorando per farlo e sono in cantiere nuove attività, come ad esempio la già annunciata apertura dell’Hospice, prevista per giugno.
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