L’onorevole Gianfranco Chiarelli, vice coordinatore Regionale della Lega-Salvini Puglia, interviene duramente sulla notizia del comportamento non deontologico di un medico nei confronti di un parente Covid-19 e dei suoi familiari, nonché su quella dei presunti furti di oggetti personali appartenuti a persone decedute. Entrambe queste vicende risulterebbero accadute presso l’Ospedale Moscati di Taranto e, purtroppo, non sarebbero gli unici episodi di questo tipo accaduti nel nosocomio tarantino. “Se le notizie risultassero vere, gli autori non solo sono da condannare – commenta l’On. Gianfranco Chiarelli – ma devono essere perseguiti in modo esemplare. Episodi come questo vanno a gettare discredito su una intera categoria di medici e operatori che, pur operando in un sistema sanitario allo sbando, tanto stanno facendo sul nostro territorio per garantire cure, assistenza e conforto ai malati di Covid-19. Sui presunti furti lascia basiti il comportamento dell’ASL Taranto che, solo dopo lo scoppio dello scandalo ha comunicato l’esistenza di un “protocollo di gestione degli effetti personali di proprietà degli utenti”. L’onorevole Gianfranco Chiarelli annuncia: “sia il furto di oggetti di valore, sia il medico che si sarebbe rivolto in modo inappropriato – per usare un eufemismo – nei confronti di un parente del paziente, mentre quest’ultimo ascoltava, sono entrambi di una gravità inaudita: i nostri parlamentari – Marti, Tateo e Sasso – depositeranno una interrogazione urgente al Ministro Speranza in cui chiederanno l’invio immediato di ispettori al Moscati per fare luce sui due episodi”. Il noto avvocato annuncia, inoltre, che il proprio studio legale è a disposizione per assistere tutti i cittadini che volessero denunziare episodi di questo tipo: “è indispensabile fare tutto il possibile per evitare che l’accaduto vada dimenticato come spesso succede nel nostro Paese!” |
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