“CHE FINE FARANNO I LAVORATORI EX CASTIGLIA?”

Scade l'appalto per le pulizie nel siderurgico. L'allarme del segretario Uiltrasporti Sasso

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(AGI) – Taranto, 18 set – Segna il passo e incontra difficoltà la trattativa tra sindacati dei servizi e dei trasporti con le aziende che in ArcelorMittal a Taranto sono subentrate al gruppo Castiglia nelle pulizie industriali degli impianti siderurgici. Castiglia, a seguito dell’uscita dall’ex Ilva dall’1 ottobre per fine contratto – il suo posto verrà preso da cinque nuove aziende – ha avviato giorni fa la procedura di licenziamento collettivo per 201 addetti. Ora si cerca una nuova sistemazione per questo personale. “Oggi siamo stati diverse ore a discutere con le imprese subentranti e alla fine, su una platea di 201 lavoratori, siamo riusciti a salvaguardare la posizione di 2 lavoratori soltanto. Per tutti gli altri incertezza assoluta – dice Carmelo Sasso, segretario Uil trasporti Taranto – le nuove aziende dicono che non possono farsi carico di questo personale se prima non sanno quale lavoro verrà loro affidato e di conseguenza di quanto personale avranno bisogno. A guidare questa posizione, è Alliance Green Service, la società dove ArcelorMittal ha una partecipazione e che dovrebbe assumere una quota di questo personale”.

“Siamo riusciti ad ottenere il passaggio da Castiglia alle nuove aziende solo di 2 unità perché sono inquadrate come multiservizi puri e quindi per loro vale la clausola sociale che li tutela col travaso automatico in caso di cambio appalto – osserva Sasso -. Le imprese non potevano quindi sottrarsi”. “Per tutti gli altri lavoratori – aggiunge Sasso – le aziende subentranti ci dicono che tra loro ci sono anche metalmeccanici, e per questa categoria la clausola sociale non vale, e che soprattutto non sanno ancora come dovranno organizzarsi in ArcelorMittal perché non conoscono i carichi di lavoro che riceveranno”. La Uil trasporti annuncia che il confronto é stato aggiornato al 24 settembre. “Ma noi non vorremmo – conclude Sasso – che le aziende stiano tirando per le lunghe, in modo da arrivare a ridosso della data dell’1 ottobre, data di avvio del nuovo appalto, e poi avere le mani libere sulla gestione della manodopera”.

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